Economia

Inps: in 11 mesi +510mila contratti stabili. Boom di voucher. …

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l’osservatorio sul precariato

Inps: in 11 mesi +510mila contratti stabili. Boom di voucher. Renzi: «Dati provano assurdità polemiche sul Jobs Act»

Nei primi 11 mesi del 2015 le assunzioni nel settore privato sono aumentate del 9,7% (+444.409 in valore assoluto). Merito soprattutto della crescita dei contratti a tempo indeterminato: +442.906, pari al +37 per cento, a cui si aggiungono +79.581 trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine (+25,8%), +16.337 apprendistati trasformati in contratti stabili (25,3%) a fronte di 28.532 cessazioni in piu (+1,9%). La variazione positiva è di 510.292. Lo rende noto l’Osservatorio sul precariato dell’Inps, che registra un saldo complessivo tra assunzioni e cessazioni di 365mila posti di lavoro rispetto allo stesso periodo del 2014.

Renzi: «Dati provano assurdità polemiche sul Jobs Act»
Immediato il commento del premier Matteo Renzi via twitter: «Oltre mezzo milione di posti di lavoro a tempo indeterminato in più nel 2015. Inps dimostra assurdità polemiche su Jobs act #avantitutta». Gli fa eco il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei, secondo cui «i dati forniti dall’Inps oggi ci dicono che l’Italia si è rimessa in moto e, fatto non scontato, il lavoro torna a crescere. Il Jobs Act funziona perché la stabilità del rapporto di lavoro ridiventa la parola chiave dell’economia del nostro Paese».

Cessazioni stabili: +2,1% nel complesso
Sempre da gennaio a novembre segno positivo anche per le assunzioni a termine (+45.817, pari al +1,5%) mentre sono diminuite quelle in apprendistato (-44.314, pari al -20%). Salite in maniera significativa - segnala l’Inps - pure le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro a termine, comprese le “trasformazioni” degli apprendisti: complessivamente sono risultate 469.351 con un incremento rispetto al 2014 del 25,7%. Decisamente più modeste le variazioni nelle cessazioni (+2,1% nel complesso; +1,9% per i contratti a tempo indeterminato).

Su base annua +300mila nuovi posti
Su base annua, considerando quindi gli ultimi dodici mesi, si evidenzia una crescita complessiva delle posizioni di lavoro dipendente pari a 300mila unità, effetto di una crescita rilevante delle posizioni di lavoro a tempo indeterminato (oltre 450mila in più) e di una contrazione di quelle regolate con contratti a termine e apprendistato. L’incidenza dei rapporti di lavoro stabili sul totale di quelli attivati-variati è passata dal 31,9% dei primi undici mesi del 2014 al 38,6% dello stesso periodo del 2015. Nella fascia di età fino 29 anni, l’incidenza dei rapporti di lavoro “stabili” sul totale è salita dal 24,5% del 2014 al 31,3% del 2015.

Oltre un milione di assunti con decontribuzione
Sul totale dei nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato (1.640.630 assunzioni e 388.454 trasformazioni da tempo determinato) quelli instaurati grazie all’esonero contributivo risultano 1.159mila (889mila assunzioni e 269mila trasformazioni). Crescono inoltre le retribuzioni intermedie per gli assunti stabili (tra 1.250 euro e 2.250) con una diminuzione della quota sia di quelle inferiori che di quelle superiori. Per i contratti a termine l’Inps segnala invece un lieve slittamento verso retribuzioni maggiori, con una riduzione della quota di quelle inferiori a 1.500 euro.

Buoni lavoro: venduti oltre 102mila voucher
Quanto ai buoni lavoro, da gennaio a novembre ne sono stati venduti 102.421.084 voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento medio nazionale, rispetto al corrispondente periodo del 2014 (61.129.111), pari al 67,5%, con punte del 97,4% in Sicilia, dell’85,6% in Liguria e dell’83,1% e 83% rispettivamente in Abruzzo e in Puglia.

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