Economia

In Italia a gennaio vola la produzione, ai massimi da agosto 2011

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ISTAT

In Italia a gennaio vola la produzione, ai massimi da agosto 2011

A gennaio la produzione industriale cresce su base annua del 3,9% (dato corretto tenendo conto di una giornata lavorativa in meno), trascinata in particolare dall’area dei beni strumentali. Uno scatto visibile anche su base mensile (+1,9%) e diffuso a più settori, la migliore performance dall’agosto del 2011.

L’area più tonica è quella dei beni strumentali, una crescita annua che sfiora il 10% e che si distribuisce in termini settoriali in una crescita del 10,9% per i mezzi di trasporto (+20,9% per le auto) e di oltre sette punti per l’area vasta dei macchinari e delle attrezzature.

Performance brillanti anche per farmaceutica, gomma-plastica e metallurgia, con pochi segni meno limitati ad alimentare e tessile-abbigliamento.

Uno scatto inatteso, quello di gennaio, soprattutto alla luce del quadro globale delineatosi negli ultimi mesi, con l’indice destagionalizzato della produzione che riagguanta livelli mai più visti dall’autunno del 2012.

All’avanti adagio dei consumi interni, che al momento vengono identificati dall’Istat come il principale motore della ripresa, si contrappone infatti un quadro internazionale per nulla rassicurante, con una frenata corale degli acquisti che abbraccia l’area dei mercati emergenti, a cui nel mese di gennaio si è aggiunta lo stop degli Usa, principale fonte di ricavo per l’export tricolore nel 2015.

In attesa di conoscere i dati europei, soprattutto quelli di Germania e Francia, le prime indicazioni 2016 per i mercati extra-Ue sono in effetti desolanti, con un gap di vendite di un miliardo di euro nel solo mese di gennaio, un calo di quasi otto punti che rappresenta il peggior dato dalla fine del 2009.

Per dare corpo e sostanza alle speranze di ripresa, la crescita di gennaio per l’output dovrà essee confermata anche nei mesi successivi, dove le indicazioni restano contrastanti. Il centro studi di Confindustria indica ad esempio per febbraio un “avanti adagio”, con una crescita su base annua limitata allo 0,1%.

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