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Christo fa camminare sull’acqua 840mila persone. Ma la riapertura…

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turismo

Christo fa camminare sull’acqua 840mila persone. Ma la riapertura notturna resta teorica

Tutti pazzi per Christo. Ma proprio tutti, cioè quasi troppi: i Floating Piers si avviano a tagliare agevolmente per il prossimo weekend - l’ultimo previsto di apertura al pubblico - il traguardo del milione di visitatori. Quanto alla possibilità di tornare a calpestare l’installazione calpestabile del lago d’Iseo dalle 24 alle 6, com’era nei primi giorni, resterà solo un’opzione teorica: il disco verde della prefettura di Brescia arriverà soltanto di fronte a circostanze contingenti che sarà soltanto la prefettura di Brescia a individuare.

E intanto file chilometriche, hotel e ristoranti pieni, trasporti locali in tilt, fenomeni di boat sharing improvvisato che, stessimo a Napoli, chiameremmo tassisti abusivi delle acque. Se non t’indenti d’arte contemporanea e conti di pesare quello che è accaduto nel comprensorio sebino-franciacortino con le masse richiamate e l’attenzione internazionale suscitata (una su tutte: la prima pagina del «New York Times» val bene una passerella), tocca scomodare l’espressione marketing territoriale costruito sull’arte contemporanea.

Fino a ieri (27 giugno) i passanti contati sulla passerella galleggiante erano 840mila. Per l’80% italiani curiosi e per il 20% stranieri, spesso e volentieri «groupie» dell’artista contemporaneo. Condizioni meteo permettendo (le previsioni, per quello che valgono, danno il ritorno di perturbazioni) nel fine settimana si dovrebbe superare senza grosse difficoltà la soglia del milione di presenze. Tanta gente, troppa, forse più di quella che si prevedeva quando si lavorava all’istallazione, se consideriamo che il prefetto di Brescia s’è visto costretto a interdire la circolazione dalle 24 alle 6 di mattina. L’ultimo tour sulle acque comincia alle 22, fatevene una ragione.

Eventuali deroghe sarà il prefetto stesso a deciderle. Nel senso che, considerando i rimanenti cinque giorni di happening, potrebbero esserci ma più probabilmente non esserci. Di bello (o di brutto, fate voi) c’è che in queste due settimane attorno al lago d’Iseo è capitato di tutto: dagli avvistamenti vip (tra gli altri, Wille Dafoe e Jude Law) ai commercianti che si lamentano, dagli albergatori soddisfatti all’immancabile esposto del Codacons alla Corte dei Conti. Una specie di piccolo fenomeno Expo, se volete, concentrato in due settimane. Con tutti i disagi figli dell’eccezionalità dell’evento. Che, senza i disagi delle appena due settimane di apertura, forse non sarebbe poi così eccezionale.

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