Invitalia, l'agenzia pubblica per lo sviluppo e l'attrazione degli investimenti, accelera sul concorso internazionale di idee sul recupero e rilancio della Città vecchia di Taranto. È uno degli interventi previsti per la città pugliese nell'ambito del pacchetto della legge 20 di marzo 2015. Oggi Invitalia ha reso nota la road map del concorso a valle della prima fase. Si è conclusa infatti la preselezione dei gruppi ammessi alla presentazione delle proposte e sono in totale 46 le candidature pervenute. Come previsto dalle regole del concorso, 20 gruppi sono stati invitati ad elaborare ulteriormente le loro proposte per la riqualificazione della Città vecchia di Taranto. Le proposte, spiega l'agenzia, saranno presentate ad Invitalia attraverso la piattaforma telematica entro il 16 novembre. Successivamente inizierà la valutazione degli elaborati predisposti da parte di una commissione che sarà costituita da “componenti con un elevato profilo tecnico-scientifico ed istituzionale”. I 20 gruppi di progetto ammessi, i cui nominativi potranno essere resi noti solo dopo la presentazione degli elaborati, sono composti complessivamente da oltre 500 soggetti coinvolti a vario titolo nei progetti. In particolare, ci sono più di 160 studi, società o professionisti in qualità di mandatari del raggruppamento, circa 250 consulenti e oltre 100 giovani professionisti. Invitalia segnala poi che c'è stata “grande partecipazione anche di soggetti internazionali”. Infatti nel 75 per cento dei 20 gruppi ammessi sono presenti professionisti, studi, giovani professionisti o consulenti di nazionalità straniera.
ll concorso, si afferma, “punta alla realizzazione di una strategia di sviluppo e alla definizione di un piano di interventi traducibili in progetti concreti e realizzabili per la Città vecchia di Taranto”. Il Comune di Taranto è coinvolto nell'iniziativa insieme alla Regione Puglia. In particolare con il concorso si vuole “favorire la riqualificazione urbana e ambientale, sostenere la rigenerazione sociale, creare un attrattore culturale regionale e nazionale, individuare un programma di interventi prioritari in chiave di innovazione e accessibilità”.
Intanto si è chiuso con successo nelle scorse ore il crowdfundindg per creare un Mini FabLab sempre nella Città vecchia di Taranto. La raccolta fondi ė stata promossa dal Comune nell'ambito del progetto NEXTaranto che mira ad aprire il primo FabLab di una rete cittadina di spazi utili alla diffusione dell'artigianato e della cultura digitali. Su un obiettivo di 15mila euro, ne sono stati raccolti 15.301 con 112 sottoscrittori-finanziatori. La localizzazione per il primo FabLab ha una valenza simbolica, rileva il Comune di Taranto in sintonia con le finalità del concorso di idee, in quanto proprio la Città vecchia, che è tutta sul mare, è il luogo da cui Taranto intende ricostruire il proprio futuro. Spazi come il FabLab, si osserva, possono dare un contributo alla rigenerazione sociale dell'area. Alla fine della campagna la cifra raccolta sarà impiegata per l'acquisto delle attrezzature necessarie ed entro il 2016 sarà avviato il Mini FabLab.
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