«Milano è oggi, realisticamente, la punta avanzata del paese». Con questo orgoglio il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha salutato l’assemblea di Assolombarda. Il primo cittadino si è detto convinto che dal capoluogo lombardo possa partire un'azione in grado di «sostenere le condizioni economiche» di tutto il paese. Il punto di partenza è il patto per Milano, ma l’obiettivo è andare oltre. «Tutti, a cominciare da Milano – ha detto Sala – devono fare la loro parte». La città è pronta a mettersi a disposizione come risorsa per il rilancio e l’internazionalizzazione.
Il sindaco ha, quindi, sintetizzato i primati detenuti oggi dal capoluogo lombardo, traguardi che vanno consolidati nel futuro, ricordando che i milanesi e il governo hanno «lavorato duramente per ottenere questi obiettivi».
Milano supera per il terzo anno Roma come principale città di destinazione del flusso turistico, accoglie 46mila giovani che hanno scelto di trasferirsi qua per vivere e lavorare, molti di questi da paesi extraeuropei. «A fine ottobre, saranno disponibili 110 milioni per mobilità e periferie, primo passo concreto del Patto per Milano, mentre è imminente il debutto della Fondazione Italia per il terzo settore». Ed è proprio sul patto, da poco siglato, che il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha provocato il presidente del Consiglio Matteo Renzi, presente un sala. «Ottima scelta – ha detto –, ma serve anche un patto per la Lombardia. Ci aspettiamo almeno 10 miliardi».
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