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Rocca (Assolombarda) a Renzi: avanti con le riforme

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assemblea annuale

Rocca (Assolombarda) a Renzi: avanti con le riforme

(Imagoeconomica)
(Imagoeconomica)

L’Italia riparte da noi: facciamo volare Milano e faremo volare l’Italia. Gianfelice Rocca, presidente di Assolombarda-Confindustria Milano Monza e Brianza, ribadisce nel suo intervento all’assemblea annuale la necessità di puntare sulle aree più avanzate del Paese: «In 60 km - spiega - si concentra il 25% dell’export e della manifattura nazionale» per provare a rilanciare la crescita, agganciando i trend delle economie più avanzate.

Milano - spiega Rocca citando gli ultimi dati su produttività, export e brevetti - in questi anni ci ha stupito, «ma la soddisfazione per i risultati di questi tre anni non ci basta: i nostri numeri migliorano, quelli dei concorrenti più temibili migliorano ad un ritmo ancora superiore».

Occorrono dunque sforzi aggiuntivi, e da questo punto di vista sul piano dell’azione globale dell’esecutivo arriva una promozione della strategia di riforme del Governo. «Apprezziamo il superamento del bicameralismo perfetto - spiega Rocca, ascoltato in prima fila dal presidente del Consiglio Matteo Renzi - la riorganizzazione delle competenze di interesse strategico, il Jobs Act e la Buona Scuola».

Un piano di cambiamento in cui tuttavia occorre per Rocca affidare un ruolo certo alle autonomie, ridefinendo con coraggio in quali settori si possa esplicare il loro nuovo ruolo. «Evitiamo - aggiunge - autonomie sfiduciate, che creano costi raddoppiati con efficienza dimezzata». Sul piano internazionale per Rocca non vi sono alternative all’Europa e Brexit può rappresentare un’occasione per produrre maggiore cooperazione e coesione. Regole europee dunque importanti, «da applicare anche agli eccessi di surplus tedeschi», nella consapevolezza che «non c’è spazio per il ritorno a economie nazionali separate», perché se l’Europa si frantuma saremo tutti più deboli.

Milano riafferma dunque il proprio ruolo come locomotiva del Paese, puntando sullo sviluppo di quattro assi: scienze della vita, sostenibilità green, industria creativa e design, Industria 4.0, che rappresenta l’ultima chiamata per riportare la manifattura al 20% del valore aggiunto. Tecnologie da sviluppare puntando su «pochi centri di competenza», sfruttando gli incentivi esistenti e prospettici, definiti molto importanti.

Per Milano le vere Olimpiadi sono dunque quelle della conoscenza, un modo per rilanciare il ruolo della metropoli nel grande circuito internazionale del know-how, anche grazie al supporto delle Università, da incentivare creando virtuosi meccanismi di competizione per un sistema «libero e innovativo». E tuttavia questo non basta, perché «sappiamo che Milano da sola non può fare miracoli, occorre che anche il resto d’Italia faccia la sua parte»

«In questi anni - conclude Rocca, arrivato alla sua ultima assemblea all’interno del mandato quadriennale - abbiamo cominciato da noi stessi, qualificando le nostre strutture, fondendoci con Confindustria Monza e Brianza, accrescendo i servizi per fare di questo eccezionale ecosistema una delle aree più vibranti a livello europeo. Non ci fermiamo, i nostri lavori sono in corso, Milano deve nutrire l’ambizione di essere una delle aree più brillanti del mondo. L’Italia riparte da noi».

Al termine dell’intervento in Assemblea Rocca si è detto preoccupato per il possibile esito negativo del referendum istituzionale, soprattutto in relazione alle reazioni estere. «Percepisco una diffusa preoccupazione internazionale - spiega - e vedo anche un parziale blocco degli investimenti, in attesa di capire. La percezione è qui si faccia fatica ad innovare e a cambiare.
Poi non c'e' mai l'ultimo giorno della storia - ha aggiunto - e ci sono forze in Italia in grado di recuperare anche una situazione non positiva, ma e' sicuramente un passaggio che implichera' un periodo di grande incertezza».

Interpellato sul tema del Sole 24Ore, Rocca, escludendo l’ipotesi che Techint possa intervenire («nell'ambito dello statuto morale, come gruppo Techint abbiamo stabilito mai partecipazioni nelle banche e nei giornali») ha affermato: «mi sono fatto una brutta idea, e mi fermerei qui, perché è una societa' quotata».

All’ipotesi che Milano, grazie al progetto Human Technopole, possa diventare sede di Ema, agenzia europea per i medicinali, Rocca assegna al momento una possibilità del 30%, tenendo anche conto della «bagarre» tra i paesi per approfittare delle opportunità create da Brexit. «Si sta lavorando pancia a terra con olio di gomito - spiega - e ovviamente ci sara' un tema di equilibri europei che sara' delicatissimo: ci sarà da lavorare per portare le nostre chance oltre il 50%».

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