Economia

In Calabria modello Zagarise per la sostenibilità ambientale

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In Calabria modello Zagarise per la sostenibilità ambientale

Primo in Italia a impiegare un depuratore all’ ozono per le acque reflue da riutilizzare in agricoltura. E primo in Calabria ad aver installato un compostatore meccanico per rifiuti organici: Zagarise, nella presila catanzarese, è un comune a impatto zero. Meta di pellegrinaggio di amministratori provenienti dal resto d’Italia ispirati dalle best practices messe in atto nel piccolo centro a ridosso della Sila piccola: tutt’intorno canyon, cascate, rifugi alpini e un parco-avventura fra i più belli d’Europa (Orme nel Parco).

L’impianto all’ozono sarà installato prossimamente in alcuni locali del comune: con il suo potere ossidante, il gas (che non produce fanghi, degrada gli inquinanti senza lasciare residui, non apporta salinità all’acqua e la disinfetta evitando l’uso di cloro), aumenta in particolare la biodegradabilità del refluo migliorando le caratteristiche generali delle acque. Una volta purificate, verranno utilizzate per irrigare i campi.

Una soluzione innovativa che, insieme al progetto «Rifiuti, legalità e lavoro», volto a ridurre i trasferimenti di umido in discarica (ma anche alla creazione di posti di lavoro, al recupero della legalità nel settore rifiuti, alla difesa dell’ambiente) posiziona il paesino calabrese fra i più virtuosi in campo ambientale. A renderlo ancora più sostenibile, gli impianti fotovoltaici, le pompe di calore negli edifici, le lampade a led. Ne va orgoglioso il sindaco Domenico Gallelli che si è impegnato con passione nella bonifica del territorio.

Per valorizzare la sostenibilità ambientale, il patrimonio culturale e quello naturalistico, Zagarise organizza dal 19 al 23 ottobre il festival Giardini delle Esperidi, 5 giorni di eventi che coinvolgeranno anche i vicini centri di Albi e Magisano: un inno alle aree interne della Calabria con trekking poetici (sui sentieri battuti dai briganti), installazioni in videomapping nei borghi, opera dell’artista austriaca Doris Maninger, pic-nic con antropologi, archeologi, intellettuali (Franco Arminio, Pierluigi Pedretti, Francesco Cuteri, Mauro Minervino) per ripensare il territorio rurale calabrese.

Infine il cantiere-evento di Pensando Meridiano, l’associazione fondata dall’architetta Consuelo Nava che con il suo staff e la partecipazione dei più giovani riqualificherà parte del paesaggio con un’azione di #Ruralmakinglab: l’iniziativa si articolerà in un workshop di video e foto storytelling, un talk tematico “sui temi delle nuove geografie economiche, culturali e sociali” e un laboratorio di riciclo e recupero.

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