Economia

Bolletta delle Pmi: i costi dell’energia rialzano la testa

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MERCATO ELETTRICO

Bolletta delle Pmi: i costi dell’energia rialzano la testa

Prima gli oneri di sistema, poi quelli di dispacciamento: agli extracosti sulla bolletta le Pmi sono abituate ormai da tempo. Eppure negli ultimi quattro anni il calo del prezzo dell’energia ha controbilanciato queste voci al rialzo rendendo il costo finale più leggero. Nel terzo trimestre, però, qualcosa è cambiato. I prezzi dell’energia per imprese di taglia small hanno cominciato a rialzare la testa e secondo gli addetti ai lavori la tendenza dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi incidendo guadualmente sul conto finale. Lo dimostrano le elaborazioni della Camera di Commercio di Milano con il contributo di Ref Ricerche su quattro tipologie di consumo a prezzo fisso a 12 mesi nell’ambito del mercato libero.

LE «VOCI» NEL TERZO TRIMESTRE
(Fonte: elaborazione Ref Ricerche su dati CCIAA Milano)

Le prime a registrare queste variazioni sono state le imprese allacciate in media tensione. Tra giugno e settembre una tipica Pmi manifatturiera, con un consumo medio di 600 megawattora annuo, ha sborsato per l’energia elettrica il 4,2% in più in rispetto ai tre mesi precedenti. Il rialzo della componente energia si è fatto sentire anche sul costo finale, che per la prima volta ha segnato un timido aumento dello 0,1 per cento. L’accelerazione è stata ancora più marcata per un supermercato con un consumo medio di 800megawattora, che ha dovuto pagare il 6,8% in più e ha visto la bolletta crescere dello 0,8% rispetto al trimestre precedente. Più contenuto è stato invece il rialzo dei prezzi dell’energia per un’impresa artigiana allacciata in bassa tensione: appena lo 0,2%, mentre il costo finale ha mostrato ancora un leggero calo. A livello tendenziale (cioè rispetto allo stesso mese di un anno prima) la bolletta complessiva resta ancora in calo. «Sono i primi segnali di inversione di tendenza - spiega l’economista di Ref Ricerche Samir Traini - che dovrebbero accentuarsi nei prossimi mesi. Il punto più basso è stato ormai raggiunto e oggi è iniziata la risalita». Secondo Ref Ricerche nel 2017 i prezzi dell’energia per le Pmi potrebbero aumentare in una forchetta compresa tra il 5 e il 10%, ipotizzando che tutte le altri voci della bolletta restino invariate. «Questo - aggiunge Traini - comporterà un impatto stimato sul costo finale del 2-3 per cento».

Rispetto al secondo trimestre 2016, si registrano aumenti su tutte le fasce orarie, compresi tra il 2,5% e l’8,6% per le tipologie contrattuali a prezzi multiorari fissi di durata annuale e costi al rialzo per i contratti di durata biennale (sempre a prezzo fisso) per la fascia oraria diurna (+3,1%), e notturna (+8,8%), mentre quella serale è rimasta sostanzialmente stabile. Per i contratti multiorari di durata annuale a prezzo variabile l’aumento è stato tra il 3,1 e il 6,9 per cento.

Il rialzo del costo della materia prima è stato controbilanciato dalla riduzione degli oneri di dispacciamento dopo i picchi raggiunti nei mesi precedenti. Nel secondo trimestre questa voce ha infatti registrato un’impennata tra l’8,5 e il 10% per le tipologie di consumo considerate. Rispetto al secondo trimestre l’aumento degli oneri di sistema, che coprono i costi per le attività di interesse generale per il sistema elettrico, ha segnato una battura d’arresto dopo il picco nel quarto trimestre 2015 che ha annullato gli effetti del decreto «taglia-bollette». Introdotta con il Decreto Competitività (Dl 91/2014), la misura è entrata in vigore nel gennaio 2015 proprio per far fronte all’aumento degli oneri. «Le prospettive di questi costi - dice Traini - sono però ancora soggette a incertezza: basti pensare che l’Autorità per l’energia nelle sue ultime stime indicava infatti un livello record di oneri di sistema nel 2016 a quota 16 miliardi, più che raddoppiato rispetto ai 7,4 miliardi del 2011». Gli occhi degli addetti ai lavori saranno dunque puntati sulle nuove previsioni su questa voce che l’Autorità pubblicherà il mese prossimo e sui suoi possibili effetti sul costo finale.

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