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A Settembre vendite al dettaglio in calo dell’1,4%

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A Settembre vendite al dettaglio in calo dell’1,4%

Nel mese di settembre le vendite al dettaglio registrano un brusco calo, accelerando la tendenza negativa registrata a partire da giugno: la diminuzione in valore registrata dall’Istat è dello 0,6% rispetto al mese precedente e dell’1,4% rispetto al settembre del 2015. A soffrire sono soprattutto i prodotti non alimentari, che nel confronto mensile hanno persolo 0,8%, mentre su base annua la diminuzione è dell’1,6%.

Nella media del trimestre luglio-settembre 2016, spiega la nota dell’Istituto nazionale di statistica, l’indice complessivo del valore delle vendite al dettaglio diminuisce dello 0,4% rispetto al trimestre precedente.

Tra i prodotti non alimentari si registrano variazioni negative per quasi tutti i gruppi di prodotti con le diminuzioni più marcate per i gruppi cartoleria, libri, giornali e riviste (-4,1%) e calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-3,9%). Complessivamente, anche rispetto ad agosto, le vendite non food si riducono dello 0,8% sia in valore che in volume. Invece le vendite di prodotti alimentari, rispetto ad agosto, diminuiscono dello 0,3% in valore e risultano stazionarie in volume e, nell'anno, calano dello 0,2% in valore e dello 0,5% in volume.

Rispetto a settembre 2015 si osserva una contenuta flessione del valore delle vendite per la grande distribuzione (-0,2%), mentre il calo risulta molto più marcato per le imprese operanti su piccole superfici (-2,5%) con un picco del -4% per le botteghe alimentari. I discount, ancora una volta, sono la tipologia di esercizio in maggiore espansione (+2,3%).

E con un calo del 4%, «sono le botteghe alimentari a subire il taglio maggiore negli acquisti tra tutte le forme di distribuzione al dettaglio, alimentari e non, mentre al contrario a salvarsi dal segno negativo sono solo i discount alimentari con un aumento del 2,3%» è il commento della Coldiretti.

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