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Istat: economia resta incerta, nessuna prospettiva accelerazione

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Istat: economia resta incerta, nessuna prospettiva accelerazione

«Prosegue la fase di incertezza per l’economia italiana, con segnali di rallentamento dei consumi, accompagnati da un aumento significativo del potere d'acquisto delle famiglie e dal miglioramento tendenziale
dell'occupazione». È la fotografia fornita nell’ultima nota mensile dall’Istat , sottolineando che «l'indicatore anticipatore non segnala prospettive di accelerazione dell'attività economica negli ultimi mesi dell'anno».

In calo spesa consumi famiglie
Sul fronte delle famiglie, negli ultimi mesi si osservano segnali di decelerazione nella dinamica della spesa per consumi. Ad agosto le vendite al dettaglio in volume hanno subito una riduzione (-0,2% rispetto al mese precedente) confermando il tono negativo evidenziato nel mese precedente (-0,3%). Alla diminuzione delle vendite hanno contribuito i beni alimentari (-1%), mentre i beni non alimentari hanno registrato un lieve incremento (+0,2%). Ad ottobre, per il terzo mese consecutivo, la fiducia dei consumatori e' diminuita rafforzando il trend negativo iniziato a gennaio. Tra le componenti del clima di fiducia sono peggiorati il clima economico, quello personale e corrente, mentre il clima futuro ha mostrato un'inversione di tendenza.

Segnali positivi da fatturato e ordinativi industria
Ad agosto, ricorda la nota Istat, il livello della produzione industriale ha segnato un aumento sostanziale rispetto al mese precedente (+1,7%) determinando un incremento nella media del trimestre giugno-agosto 2016 (+0,4%) rispetto al trimestre precedente. Nello stesso mese, anche il fatturato e gli ordinativi dell'industria (al netto delle costruzioni) mostrano una variazione congiunturale marcatamente positiva (rispettivamente +4,1% e +10,2%). La crescita del fatturato ha interessato tutti i comparti, e in particolare i beni strumentali (+7,3%) e i beni di consumo durevoli (+4,6%). Inoltre il fatturato ha registrato una dinamica positiva sia sul mercato interno (+4,1%) sia sul mercato estero (+4,3%). Nei primi otto mesi dell'anno, tuttavia, sia il fatturato interno che quello estero hanno segnato una flessione superiore al punto percentuale. Nello stesso periodo, anche gli ordinativi totali hanno registrato una diminuzione per effetto di un calo della componente interna solo parzialmente compensato dall'aumento di quella estera.

Il trend del mercato del lavoro
L’evoluzione del mercato del lavoro è in linea con i livelli registrati nel secondo trimestre. A settembre si è registrata una lieve crescita degli occupati (+0,2% rispetto ad agosto); tuttavia a livello trimestrale l’occupazione è rimasta stazionaria, dopo il consistente aumento nei primi sei mesi nell'anno (223 mila occupati in più nel periodo da gennaio a giugno). Nel terzo trimestre l’occupazione dipendente a tempo indeterminato ha continuato ad aumentare, anche se a ritmi inferiori rispetto a quelli dell'anno scorso, (+0,3% rispetto al trimestre precedente), assieme ai dipendenti a termine (+0,5%). Alla crescita degli occupati dipendenti totali (+0,3%), tornati sui livelli del 2008, si è contrapposta la contrazione dell'occupazione indipendente (-0,8%) . A livello trimestrale, il tasso di disoccupazione permane stazionario, così come, nello stesso periodo e' rimasto sostanzialmente stabile il tasso d'inattivita' (-0,1%, dai 15 ai 64 anni).

Segnali positivi dall’export
Le esportazioni e le importazioni in valore hanno registrato un incremento congiunturale (rispettivamente +2,6% e +4,4%), portando ad agosto il livello dei flussi commerciali con l'estero sui valori massimi da oltre un anno. Nella media gennaio-agosto, la dinamica delle vendite all’estero in valore si è mantenuta costante (-0,1% rispetto alla media dello stesso periodo del 2015), mentre il flusso degli acquisti dai mercati esteri ha segnato una diminuzione del 2,5%. Per le esportazioni, gli scambi extra Ue hanno registrato un nuovo impulso a settembre: il valore delle vendite all'estero segna il quarto incremento congiunturale consecutivo, seppur contenuto (+0,5%), mentre le importazioni hanno registrato una contrazione (-4,1%).

Segnali positivi dalle costruzioni
Segnali positivi provengono dal settore delle costruzioni: ad agosto, l'indice di produzione ha registrato un aumento (+3,4% rispetto al mese precedente). Nella media dei primi otto mesi dell'anno, tuttavia, l’indice della produzione corretto per gli effetti di calendario è rimasto invariato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ad ottobre l’indice di fiducia delle imprese di costruzione ha continuato a migliorare. Nel secondo trimestre 2016, in presenza di una dinamica ancora debole dei prezzi delle abitazioni (-1,4% la variazione tendenziale), le compravendite di immobili residenziali hanno registrato una crescita significativa (+22,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).

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