Quattrocento milioni di investimenti da completare entro il 2019 per potenziare gli stabilimenti Leonardo di Grottaglie (Taranto), Foggia e Brindisi. La società dell’aerospazio rilancia sulla Puglia, peraltro già al centro di progetti importanti, e lo fa attraverso due mosse: la prima, un incontro, nei giorni scorsi a Roma, tra il governatore pugliese Michele Emiliano e l’ad di Leonardo, Mauro Moretti; la seconda, invece, una lettera di quest’ultimo allo stesso Emiliano per confermare gli investimenti.
Anche se nella lettera Moretti formalizza che il gruppo restituirà alla Regione Puglia la quota di risorsa pubblica non spesa, circa 3 milioni su 14.418 (oltre 11, invece, sono stati spesi), relativa a un contratto di programma stipulato nel novembre 2012 con la Regione Puglia per il sito ex Augusta Westland di Brindisi, oggi divisione elicotteri di Leonardo, e che questo, per la crisi dello specifico comparto, rende impossibile confermare la prevista occupazione di 502 addetti nel periodo 2017-2019, il segnale che arriva viene comunque interpretato positivamente dalla stessa Regione.
L’ente si era attivato con Moretti a seguito della ristrutturazione avviata da Leonardo nell’indotto pugliese con ripercussioni sulle imprese e sul lavoro dei terzi. «La risposta che Leonardo continuerà ad investire nelle infrastrutture e nelle attrezzature funzionali alla prosecuzione dei programmi in corso e ai nuovi, ci tranquillizza», commenta ora Emiliano. E su Brindisi, l’assessore allo Sviluppo economico, Loredana Capone, presente al confronto con Moretti, aggiunge: «Ci è stato confermato che lo stabilimento non è in discussione, che arriveranno nuovi investimenti, e per questo nella prima metà di gennaio terremo un incontro per le valutazioni di dettaglio».
Ma se la divisione elicotteri di Brindisi, dove oggi lavorano 470 addetti sugli oltre 2.500 di Leonardo in Puglia (più di duemila nei poli principali di Grottaglie e Foggia), sconta le difficoltà internazionali che il comparto accusa soprattutto nel settore civile, riflesso, queste ultime, della crisi dell’oil &gas; va meglio, invece, per la divisione aerostrutture. Il sito di Grottaglie produce ogni mese 12 coppie di fusoliera in fibra di carbonio per il Boeing 787 nelle due versioni 8 e 9 a cui corrispondono caratteristiche diverse. Il programma, dopo varie difficoltà sia iniziali che recenti - è della scorsa estate una contestazione di Boeing a Leonardo proprio sulle performance di Grottaglie -, ha accelerato il passo, recuperato un centinaio di milioni di perdite attraverso l’internalizzazione di parti di produzione e si è allineato alle richieste del committente. A Grottaglie si costruiscono, e si imbarcano per gli Usa, le sezioni centrale e posteriore centrale del 787, che insieme allo stabilizzatore orizzontale realizzato a Foggia costituiscono il 14 per cento dell’aereo.
A Grottaglie, inoltre, Leonardo ha stabilizzato tra il mese scorso e questo 126 lavoratori “somministrati” e altri 70 prevede di stabilizzarne nel 2017 tra i quattro siti della divisione aerostrutture. I nuovi investimenti annunciati da Moretti sono quindi finalizzati ad assecondare la crescita del sito di Grottaglie, dove giorni fa, nell’attiguo aeroporto, è stato anche effettuato il primo test dell’elicottero a pilotaggio remoto SW-4 “Solo” costruito sempre da Leonardo in Polonia. Grottaglie, su scelta dei ministeri Infrastrutture-Trasporti e Difesa, nonchè dell’Enac e dell’Enav insieme ad Aeroporti di Puglia, è piattaforma per la sperimentazione dei velivoli senza pilota. A Foggia, invece, stabilimento specializzato nella fibra di carbonio sia per il civile che per il militare, i piani del gruppo riguardano la costruzione delle componenti dell’ala dell’Eurofighter Thyphoon, venduto mesi fa da Leonardo al Kuwait e che viene definito un successo commerciale. Ed essendo Eurofighter un consorzio quadrinazionale, il sito di Foggia provvederà alle componenti d’ala di tutti gli ordinativi acquisiti dai Paesi partner del consorzio.
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