Economia

Ricostruzione terremoto: firmato protocollo legalità anti infiltrazioni

  • Abbonati
  • Accedi
il dopo sisma

Ricostruzione terremoto: firmato protocollo legalità anti infiltrazioni

Vasco Errani (a sinistra), il ministro dell'Interno Marco Minniti e Raffaele Cantone durante la conferenza stampa di presentazione del protocollo d’intesa per l’attuazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa  (Ansa)
Vasco Errani (a sinistra), il ministro dell'Interno Marco Minniti e Raffaele Cantone durante la conferenza stampa di presentazione del protocollo d’intesa per l’attuazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (Ansa)

Con la firma - ieri presso il ministero dell’Interno - del protocollo per la trasparenza nella ricostruzione post-terremoto nel Centro Italia si concretizza l’annunciata applicazione di quel "modello Expo" che ha salvato dall’impasse l’evento milanese. E che nei prossimi mesi e anni dovrà mantenere “pulita” la macchina degli appalti nel cratere. Ieri come oggi, al centro del sistema di garanzia c’è l’Autorità Anticorruzione di Raffaele Cantone, affiancata dalla Guardia di Finanza. L’Anac controllerà, a monte, tutti gli atti di gara e si relazionerà con i principali attori impegnati nella ricostruzione: il prefetto Francesco Paolo Tronca (responsabile della struttura del Viminale che verifica i requisiti antimafia delle imprese), il commissario Vasco Errani (che deve predisporre i piani della ricostruzione pubbliche) e Invitalia (che redigerà e pubblicherà i bandi in qualità di Centrale unica di committenza).

«La ricostruzione delle zone colpite dal sisma - ha detto il ministro dell’Interno, Marco Minniti - rappresenta la priorità delle priorità. Vogliamo dare agli italiani la sicurezza che i soldi stanziati verranno usati per la ricostruzione e non andranno a ingrassare le mafie e i corrotti».

L’obiettivo, ha detto ancora il ministro, è che «il più grande e straordinario intervento pubblico programmato per i prossimi anni possa procedere in un quadro di trasparenza e rigore: elevare al massimo le barriere non azzera il rischio di infiltrazioni ma è comunque doveroso».

Il primo banco di prova sarà il piano delle scuole che il commissario Vasco Errani, ha promesso a gennaio (si veda anche Il Sole 24 Ore del 24 dicembre): «Faremo una prima sperimentazione sulla ricostruzione e messa in sicurezza delle scuole e sono certo che darà dei risultati positivi», ha detto Errani.

Concretamente, l'Anac dovrà valutare preventivamente tutti i documenti di gara: bandi, disciplinari, capitolati, schemi di contratto, nomine di membri di commissione giudicatrici, provvedimenti di aggiudicazione. E ancora: atti di verifica e di esclusione delle offerte cosiddette anomale (cioè con importo di offerta basso in modo irragionevole); provvedimenti di aggiudicazione. Il controllo prevede un silenzio assenso che scatta dopo sette giorni (salvo eventuali ulteriori richieste di documentazione o informazioni).

Un controllo più approfondito sarà fatto sulle perizie di variante e sulle proposte di risoluzione del contratto da parte della Pubblica amministrazione. In questi ultimi casi, il silenzio assenso scatta dopo 15 giorni.

Resta esclusa dal perimetro della vigilanza preventiva dell'Anac la seguente lista di affidamenti e di atti: appalti fino a 40mila euro (con affidamento diretto, cioè senza gara); lavori tra 40mila e 150mila euro (a trattativa privata); forniture e servizi fino a 50mila euro (a trattativa privata); varianti il cui importo sia fino al 5% in più rispetto al valore indicato nel contratto (e in ogni caso non sia superiore a 50mila euro); riserve iscritte in contabilità, relazioni del direttore dei lavori e relazioni del responsabile del procedimento; atti di affidamento di contratti di concessione senza compenso per il concessionario; accordi con amministrazioni pubbliche o organismi di diritto pubblico; sospensioni contrattuali; gravi inadempimenti e gravi ritardi ascrivibili a responsabilità dell'appaltatore; violazioni di eventuali protocolli di legalità e integrità. In tutti questi casi Invitalia informerà l'Anac attraverso rapporti mensili, sulla base dei quali l'Autorità potrà effettuare controlli a campione.

Il tempo necessario per i controlli, ha sottolineato Raffaele Cantone, non sarà tempo sprecato ma guadagnato. «Se fatte bene e velocemente - ha detto il presidente dell'Anac - le verifiche non fanno perdere tempo ma al contrario, quando effettuate prima, evitano di far perdere tempo dopo. Il protocollo prevede tempi molto stretti entro i quali effettuare i controlli: non andranno a danno dell'efficienza ma a vantaggio di imparzialità e trasparenza».

© Riproduzione riservata