![Bivongi](http://i2.res.24o.it/images2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/2017/03/10/Impresa%20e%20Territori/ImmaginiWeb/Ritagli/Bivongi-keYH--835x437@IlSole24Ore-Web.jpg)
A Bivongi, borgo della longevità nella Vallata dello Stilaro, in provincia di Reggio Calabria, dove l’aria è salubre e il sottosuolo particolarmente ricco di minerali, 40 dei 1.400 abitanti hanno tra i 90 e i 99 anni. E negli ultimi 10 anni i centenari sono stati almeno 22. Un primato mondiale che il paesino condivide solo con l’isola di Okinawa in Giappone. Così, l’imprenditore Francesco Carnovale (Ad di Cogeur), originario del luogo, ha dato una nuova vocazione al borgo calabrese: ha iniziato ristrutturando la casa di famiglia e ha finito per realizzare un albergo diffuso, rivolto al turismo esperienziale.
Con un investimento di 1 milione di euro ha ricavato 30 posti letto in 6 immobili, molti dei quali abbandonati. Una squadra di architetti ha formato i giovani del posto interessati all’iniziativa (anche alcuni immigrati), poi ha recuperato le case del centro storico senza demolirle, mantenendo inalterati gli impianti originari e utilizzando solo materiali locali: la pietra, il legno, il granito di fiumara.
Un progetto che richiama nella visione le opere dell’imprenditore Daniele Kihlgren, guru della conservazione del patrimonio storico minore, che ha ridato vita ai Sassi di Matera e al borgo Santo Stefano di Sessanio in Abruzzo, quello che ha resistito al terremoto del 2009.
L'ottuagenario che fa yoga sui sassi
Kihlgren ha preso in esame foto e filmati di Bivongi, poi ha detto a Carnovale: «Se ci metti cuore e passione lo puoi fare». Anche l’architetto Fabio Rotella, nipote del compianto artista Mimmo, nelle vesti di consulente, ha dato il suo placet al progetto.
Così in 2 anni l’imprenditore ha trasformato Bivongi in un centro turistico in cui soggiornano argentini, australiani con origini calabresi e tanti francesi che già hanno formato una piccola comunità. Gli ospiti salgono a scendono per i vicoli accompagnati da calessini motorizzati. Ai piedi della Cascata del Marmarico, a poche centinaia di metri dal centro, è facile imbattersi in Vittorio Calogero, classe 1934, in posizione yoga sui sassi. Di origini messinesi e madre calabrese, Calogero, che ha imparato le tecniche della meditazione sotto la guida del Maestro Masahiro Oki, ha eletto Bivongi a sua dimora ideale. E organizza corsi di yoga per anziani e bambini. Il prossimo sarà a maggio.
Nei vicoli Carnovale ha aperto un ristorante, un’enoteca (il Bivongi Doc è un fiore all’occhiello dell’enologia calabrese) e una caffetteria. Ora vuole accogliere artisti e creare percorsi turistici a sfondo religioso: «Qui è come stare sul monte Athos, c’è una spiritualità intensissima – spiega con fervore – e la presenza del monastero ortodosso di San Giovanni Theristis, abitato da 8 monaci, che per mantenersi mandano avanti una cereria, rifornendo di candele 230 chiese italiane, è una forte attrattiva per tutta la zona».
© Riproduzione riservata