Regione Puglia in ordine sparso sulla xylella. Ai rappresentanti di Agrinsieme (Cia-Confagricoltura-Copagri) che hanno protestato sotto la sede della regione con almeno un migliaio di olivicoltori salentini al seguito, il governatore Michele Emiliano, e il suo staff, hanno parlato di un provvedimento di giunta, da adottare nelle «prossime ore, nei prossimi giorni – come ricostruisce Tommaso Battista di Copagri – per assegnare somme importanti, a due cifre, sulla misura
4.1 del Psr Puglia per le sole zone salentine colpite, così da blindarne la produzione».
Quattro giorni fa a Lecce, alla manifestazione della Coldiretti con altri 2.000 olivicoltori salentini a protestare e 200 trattori per le vie della città, il capo di Gabinetto di Emiliano, ed il direttore dell’assessorato regionale all’Agricoltura, hanno detto altro ai dirigenti di quella organizzazione. «È pronta – ricostruisce quell’incontro il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – una delibera di giunta per anticipare 1 milione di euro per i rimborsi destinati alle eradicazioni coatte, in attesa di utilizzare i 2,6 ereditati dal commissario Silletti, ed incredibilmente congelati nelle casse regionali. Poi accesso al fondo di solidarietà nazionale per 12 milioni, una seconda richiesta di calamità naturale a valere sulla legge 102/2004 per ricomprendere anche le aree dichiarate infette negli ultimi 2 anni, e prossima pubblicazione del bando della misura 5.2 sulle fitopatie».
Bando quest’ultimo di cui è stata annunciata la presentazione pubblica, lunedì pomeriggio, poi annullata. Sia sabato che ieri Michele Emiliano ha ripetuto agli olivicoltori di confidare nella deroga della Ue al divieto di reimpianto di cultivar più resistenti nelle aree colpite dal batterio, ha confermato che la regione sta affrontando seriamente il problema sul doppio binario della ricerca scientifica, per individuare una possibile cura, e del sostegno alle aziende olivicole, e che punta tutto sul disegno di legge, presentato da 8 mesi, per la nascita dell’Arxia, agenzia di lotta al batterio. I rappresentanti di Agrinsieme però non sono soddisfatti. «Aspettiamo i fatti subito, non andremo oltre il fine settimana e poi – spiega ancora Battista – torneremo con centinaia di pullman a protestare e tutto potrebbe diventare anche un problema di ordine pubblico. Non c’è più lavoro, l’olivicoltura salentina è alla canna del gas».
Le dichiarazioni di Emiliano alle organizzazioni agricole hanno anche provocato un attacco durissimo di 3 europarlamentari pugliesi che, sul caso xylella, gli hanno scritto chiaro: «Smettila di scaricare le tue colpe sulla Commissione Europea». In un documento congiunto gli europarlamentari pugliesi Paolo De Castro ed Elena Gentile (centrosinistra) e Raffaele Fitto (centrodestra) lo hanno accusato di «essere sempre più confuso e di avere superato se stesso,oggi, scaricando su altri responsabilità che sono solo sue! Il tutto con un preciso scopo racimolare qualche voto in più per scalare la segreteria del suo PD». I 3 snocciolano le loro accuse: la lentezza nella lotta alla xylella è tutta della regione Puglia; il ddl da 8 mesi in attesa contrasta con le norme Ue; il monitoraggio delle aree è partito solo ad agosto 2016; perché non ha abbattuto gli alberi infetti? Perché solo 20 milioni per le fitopatie? «E da un anno siamo noi che, trasversalmente, stiamo tentando di convincere la Commissione a permettere le pratiche del rimpianto. Oggi abbiamo anche sentito Emiliano prendersi il merito di questo: come dire le colpe agli altri – concludono i tre – i meriti sono miei».
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