Il Caab, Centro agroalimentare di Bologna, chiude in attivo il bilancio per il sesto esercizio consecutivo, con un utile netto di 400mila euro. E, a un anno di distanza dal trasferimento nella nuova area mercatale per fare spazio a Fico Eataly World (il parco alimentare che sarà inaugurato il prossimo ottobre), mette in cantiere un altro intervento sulla sostenibilità con la terza tranche dei lavori per realizzare il più grande tetto fotovoltaico d’Europa. Già oggi, in realtà, con i suoi 100mila metri quadrati di pannelli solari, il Caab ha battuto il record. Ma entro il 2017 raggiungerà l’obiettivo dei 150mila metri quadrati: con il completamento del tetto e con le tettoie sulle aree di parcheggio porterà la produzione energetica complessiva a 15MWh.
Interventi che insieme alla nuova piattaforma logistica fanno del Centro agroalimentare emiliano un esempio di innovazione nel mondo, una vera e propria case history di successo studiata da operatori del settore statunitensi, europei, cinesi e giapponesi.
«Con 3 milioni di utile netto nel periodo compreso tra il 2011 e il 2016 – dice il presidente del Caab Andrea Segrè – siamo in totale controtendenza rispetto al sistema dei centri agroalimentari italiani, che nello stesso periodo hanno registrato una rilevante perdita netta. Un dato che conferma una ritrovata efficacia di gestione ad ampio raggio». Oggi al Caab, interamente occupato, operano 16 grossisti, un consorzio che raggruppa 135 aziende e 55 imprese agricole. Ogni anno vengono commercializzati oltre 2,4 milioni di quintali di ortofrutta, con performance superiori ai principali mercati italiani. La puntualità delle consegne è pari al 97% del totale mentre i costi di gestione sono inferiori del 40% rispetto agli altri centri agroalimentari del Paese.
Merito della nuova piattaforma logistica centralizzata con capacità di carico e scarico contemporaneo di 29 camion, con un progetto, sviluppato da Toyota Academy, con il quale sono stati ridefiniti tutti i flussi informativi, consentendo la tracciabilità, riducendo i tempi di attesa delle merci all’interno dell’area mercatale e potenziando l’affidabilità di ogni spostamento. Nella nuova struttura, che si sviluppa su una superficie di 40mila metri quadrati, operano tre agronomi specializzati. Ogni anno vengono svolte mediamente 100mila analisi.
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