Economia

Tar Lazio sospende espianto ulivi per gasdotto

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fino al 19 aprile

Tar Lazio sospende espianto ulivi per gasdotto

Nell’infinita battaglia per l’approdo del gasdotto Tap a Melendugno, nel Salento, stavolta è la Regione Puglia che segna un punto a suo favore. Il Tar del Lazio ha, infatti, sospeso l’espianto degli ulivi nella zona del microtunnel che era cominciato nei giorni scorsi e che è stato in gran parte già effettuato anche se un clima segnato da fortissime proteste. Infatti, a fronte dei circa 220 ulivi presenti, ne sono stati già espiantati più di 180 e messi a dimora in una nuova area.

Adesso il Tar del Lazio, accogliendo un ricorso della Regione Puglia, ha sospeso la recente nota del ministero dell'Ambiente che asseriva il rispetto da parte di Tap delle prescrizioni relative alla «Fase 0», quella sull’espianto degli ulivi nella zona del microtunnel, dando così un ulteriore via libera alla società. Il Tar, nella sospensiva, fa presente che essendo già stato avviato l’espianto, la sospensione chiesta dalla Regione Puglia può essere accordata «ai soli fini dell’immediato riesame dell’atto impugnato». La sospensione vale sino al 19 aprile, giorno in cui ci sarà l’udienza di merito e quindi il verdetto del Tar.

Ieri, invece, la Regione aveva incassato lo stop della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale il comma 3 di una legge regionale del 2016 che bloccava la possibilità per le opere private di derogare ai vincoli nelle aree soggette alla Xylella.
Quest’ultima norma è stata impugnata dal Governo che vi ha visto un chiaro riferimento al gasdotto, soprattutto nella parte che collegherà il terminale di ricezione di Melendugno al punto di allaccio alla rete Snam che è a Mesagne in provincia di Brindisi. La Consulta ha stabilito che le deroghe, quanto riguardino opere rientranti nella competenza dello Stato, possono essere regolate solo da quest’ultimo previa intesa, se prevista, con le Regioni.

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