Economia

Taranto, da maggio il porto si apre anche alle crociere

  • Abbonati
  • Accedi
infrastrutture

Taranto, da maggio il porto si apre anche alle crociere

Tips
Tips

Due date da segnare sul calendario per la città di Taranto: 15 e 29 maggio, ovvero i giorni in cui approderà la nave da crociera Thomson Spirit del gruppo inglese Thomson Cruises. Si tratta dell’operatore che circa un anno fa ha programmato un piano di approdi a Taranto da maggio a ottobre prossimi. Solo per maggio sono scadenzati due arrivi, poi da giugno a ottobre ve ne sarà uno al mese. Dopo una serie di approdi molto saltuari negli anni precedenti – Taranto è già stata toccata in passato dalle navi da crociera – quest’attività, che ha anche un impatto sul rilancio turistico della città, entra adesso in una fase nuova.

Ed è una novità per lo stesso porto, sinora vissuto di container, sin quando c’era Tct, e di traffico industriale legato ad Ilva ed Eni.

«Ormai ci siamo - afferma Sergio Prete, presidente dell’Autorità portuale di sistema del Mar Ionio -. L’arrivo della Thomson Spirit è il nostro banco di prova proprio perchè si verificherà più volte nei prossimi mesi. Da come andranno le cose, dai servizi che offriremo e dai giudizi finali che trarrà l’operatore, dipende l’evoluzione del mercato delle crociere a Taranto a partire dalla conferma dello stesso gruppo Thomson Spirit per il 2018 e per gli anni successivi.

Come Autorità portuale stiamo cercando altri contatti e ulteriori opportunità, ma è evidente che dalla “semina” che faremo da maggio a ottobre dipende molto. Penso che anche altri operatori siano in attesa di vedere come ci si muove a Taranto per decidere nelle loro programmazioni se puntare o meno anche sul nostro porto. Ecco perché è importante essere all’altezza nella fase di avvio».
I passeggeri che arriveranno ogni volta sono 1500, chiarisce Prete, «cui si aggiungono 500 componenti dell’equipaggio. I croceristi giungeranno a mezzogiorno e ripartiranno alle 18.

La nave proverrà da Messina e ripartirà per la Grecia. Poichè gli arrivi sono fissati tutti per lunedì in un orario in cui i negozi sono chiusi per il riposo settimanale, è già partita da parte del Comune un’attività volta far si che i commercianti del centro stiano aperti con i loro esercizi in quelle ore. Ci si è rivolti a tutte le categorie merceologiche, anche alle farmacie. I passeggeri, infatti, potranno acquistare a bordo, proposti dall’operatore, una serie di pacchetti relativi a visite guidate da effettuare una svolta sbarcati a Taranto.

Uno di questi pacchetti riguarda la città. Ma anche per coloro che non dovessero acquistare i pacchetti dell’operatore, ci si è attrezzati con le associazioni per fare in modo che questi passeggeri possano vedere Taranto. L’amministrazione comunale, per esempio, ha messo a disposizione un bus navetta. E il prefetto ha tenuto giorni fa un vertice per coordinare le varie misure di assistenza comprese quelle relative alla sicurezza».

«I croceristi - dice ancora il presidente Prete - attraccheranno con la nave al molo San Cataldo, lato di ponente, alle spalle della sede dell’Autorità portuale. Abbiamo preso una tensostruttura per assicurare assistenza e attività di infopoint. Il nuovo centro polivalente, i cui lavori sono stati appaltati dall’Authority ad un gruppo di imprese per 6 milioni e mezzo di euro, sono infatti partiti a giugno scorso e si prevede di completarli a novembre prossimo. Non ce la facciamo quindi con gli arrivi del 2017 e perciò abbiamo individuato un’alternativa».

Ma per l’ulteriore sviluppo del turismo via mare l’Authority ha in piedi un altro progetto: utilizzare la banchina torpediniere in Mar Piccolo una volta che sarà stata definitivamente liberata dalla Marina Militare. «Con la Marina - spiega Prete - abbiamo concordato la cessione e siamo d’accordo sul testo del relativo protocollo. Adesso ci attendono due ulteriori passaggi: la Marina dovrà cedere l’infrastruttura all’Agenzia del Demanio perchè questa possa poi trasferirla all’Authority e la candidatura del progetto di riconversione della banchina al tavolo del Contratto istituzionale di sviluppo perchè siano finanziati i lavori». La banchina si sviluppa per 750 metri lineari a cui vanno aggiunte le aree a terra.

«Al momento - conclude Prete -, c’è uno studio di fattibilità dell’Authority che prevede interventi per circa 30 milioni tra ristrutturazione sia del molo che dei capannoni a monte. Il progetto vede già un consenso di massima in quanto rientra nelle finalità del Cis. Inizialmente era stata prevista la possibilità di far attraccare alla banchina torpediniere anche le navi da crociera, poi, invece, si è scelto di privilegiare la nautica da diporto lasciando alle crociere l’attracco al molo San Cataldo».

© Riproduzione riservata