Economia

La produzione industriale non decolla: ad aprile aumenta dell’1%

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I DATI DELL’istat

La produzione industriale non decolla: ad aprile aumenta dell’1%

(Afp)
(Afp)

La produzione industriale tiene, ma non decolla. Ad aprile l’indice destagionalizzato della produzione industriale registra una diminuzione dello 0,4% rispetto a marzo e del 6,5% tendenziale in base all’indice grezzo. Ma l’indice corretto per gli effetti di calendario - segnala l’Istat - è aumentato in termini tendenziali dell’1% (i giorni lavorativi, infatti, sono stati 18 contro 20 di aprile 2016). Nella media dei primi quattro mesi dell’anno la produzione è aumentata dell'1,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

L’indice destagionalizzato mensile registra una sola variazione congiunturale positiva nel comparto dell’energia (+2,2%); segnano variazioni negative i beni strumentali (-1,6%), i beni di consumo (-0,5%) e i beni intermedi (-0,4%). In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano ad aprile variazioni positive in tutti i comparti; aumentano i beni di consumo (+2,2%), l'energia (+2,1%), i beni intermedi (+0,7%) e strumentali (+0,6%).

Per quanto riguarda i settori di attività economica, i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli dell'attività estrattiva (+11,8%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+7%) e della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+2,4%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, di misurazione e orologi
(-5,9%), della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-5,7%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-5,3%).

L'ANDAMENTO TENDENZIALE
Produzione industriale, aprile 2015-aprile 2017, variazioni percentuali sullo stesso mese dell'anno precedente

La produzione italiana di autoveicoli cala ad aprile dell’1,6% su base annua nei dati Istat corretti per gli effetti di calendario. Nei primi quattro mesi dell’anno
risulta invece in aumento del 6%. Il Centro Studi Promotor, in una nota, osserva che «gli ultimi dati sulla produzione industriale non sono coerenti con le stime di crescita del prodotto interno lordo». Il 1° giugno - prosegue la nota - l’Istat ha diffuso «una revisione della stima anticipata il 16 maggio da cui risulta che il Pil nel primo trimestre 2017 è cresciuto dello 0,4%, mentre, secondo i dati diffusi il 10 maggio, la produzione industriale nel primo trimestre del 2017 ha avuto un calo dello 0,3%; evidentemente la ripresa dell’economia italiana non è in questo momento sostenuta dall'attività industriale ed infatti l'Istat nella sua ultima nota mensile sostiene che l'economia italiana accelera trainata dai consumi e dalla crescita del settore dei servizi». La ripresa è comunque «un elemento positivo – dichiara Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor –, ma se l’industria manca all'appello, in un Paese che ha il secondo apparato manifatturiero d'Europa, preoccuparsi non è fuori luogo. Anzi».

“«Da questi dati emerge che la fase di incertezza non è superata» ”

Federconsumatori e Abusdef in una nota congiunta 


«La produzione industriale è il vero termometro per capire lo stato di salute dalla nostra economia: da questi dati emerge che la fase di incertezza non è superata». Commentano così Federconsumatori e Adusbef i dati Istat sulla
produzione industriale. «Per questo - informa una nota diffusa in mattinata - si rende sempre più urgente un intervento deciso del Governo per spezzare questo andamento ed imprimere una vera svolta all’economia. Il primo passo in questo senso deve essere mosso sul piano del Lavoro, stanziando investimenti per la ricerca, lo sviluppo, la modernizzazione e la crescita».

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