Economia

Grandi navi, piccolo referendum

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Grandi navi, piccolo referendum

C’è stata esultanza degli organizzatori per il risultato del referendum spontaneo che si è svolto domenica contro le “grandi navi” da crociera a Venezia.
Un plebiscito, è stato detto. Al quale però purtroppo ha votato solamente l’8,6% dei veneziani.
Il referendum contro le grandi navi era stato organizzato dal comitato no grandi e ha vinto il voto contro le grandi navi; chiunque, anche i turisti, poteva votare sotto le tende allestite in numerosi luoghi centrali di Venezia ma anche a Mestre e al Lido, a Chioggia e in alcuni comuni della Terraferma come a Mira.

Ecco il risultato del voto.

Aventi diritto al voto 211.720 elettori nelle liste del solo Comune di Venezia (escluse cioè Chioggia e Mira).
Qualche dettaglio sui 211mila iscritti alle liste elettorali del Comune di Venezia.
Centro storico di Venezia: 56mila abitanti e 50.362 elettori. Isola del Lido, 17.191 abitanti.
Chioggia, 49.706 abitanti.
In aggiunta a questi, il voto è stato aperto a chiunque, compresi i turisti che si sono disciplinatamente messi in coda sotto al sole per votare ai seggi e quelli che andavano al mare passando per i seggi allestiti in spiaggia.

Sono stati espressi appena 18.223 voti di cui tutti (18.105 voti) contro le grandi navi.
I voti a favore nelle grandi navi erano 90 e 28 le schede nulle.

Senza considerare il popolo del telomare e dell’infradito, purtroppo ha votato (e ha votato no) appena l’8,6% degli elettori del Comune.
A dispetto della visibilità del tema, non è stato un plebiscito. Non è stato un successo. Purtroppo, non hanno vinto i comitati contro le grandi navi.
È stato invece, per i 18mila che hanno votato e per i volontari che hanno presidiato i seggi, un momento di partecipazione e di coinvoglimento: e sta qui, non nei numeri pessimi, ciò in cui l’iniziativa è riuscita.

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