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Burger King apre a Milano, nel salotto di Piazza Duomo

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Burger King apre a Milano, nel salotto di Piazza Duomo

Doppio colpo per Burger King. Ha inaugurato due nuovi ristoranti a Milano, che anticipano di un paio di settimane l’inaugurazione di quello della stazione di Verona (dopo Bologna e Napoli strappati a McDonald’s). Poi fino a dicembre ne apriranno un’altra dozzina.
Ieri è stato tagliato il nastro nel ristorante del Bar Motta di Piazza Duomo a Milano, il primo aperto a insegna Burger King in Italia nel lontano 1999. Il vecchio locale di Autogrill era operativo nella via laterale del Bar Motta, ma chiuso per 9 mesi (penalizzando gli amanti dell’hamburger alla griglia, quello di McDonald’s è alla piastra) e riaperto al suo interno, al mezzanino dello storico Bar.
Il ristorante di piazza Duomo ha il nuovo format Burger King 20/20 Prime e si sviluppa su una superficie di 189 mq con 72 posti a sedere. Gli ordini si effettuano ai Kiosk digitali pagando con carta di credito o in contanti alla cassa. Il Bar Motta è di proprietà del gruppo Autogrill, franchisee di 22 ristoranti Burger King in Italia.

Ritorno al passato
«Piazza Duomo a Milano è un ritorno alle origini – dichiara Filippo Maria Catenacci, head of franchising di Burger King Italia –. Qui abbiamo aperto il nostro primo punto vendita ormai quasi vent’anni fa, già allora in partnership con il gruppo Autogrill. Da allora tante cose sono cambiate. Ma una, la più importante, è rimasta identica: il nostro modo di fare i panini. Rigorosamente alla griglia perché la carne mantenga il suo sapore autentico e con verdure fresche, sempre appena tagliate». Ora il menu Burger King comprende anche il Bacon King, un gigantesco burger con otto fette di bacon croccante, il cui prezzo è allineato al panino premium.
«Per il menu a base di pesce – annuncia Catenacci – ci stiamo lavorando». E la fuga dei millenials dalle proteine animali? «Abbiamo vissuto tempi peggiori, pensi a mucca pazza – sostiene il manager –. Eppure l’abbiamo superata».

La competizione
Oggi con 160 ristoranti (38 in franchising) Burger King è il follower di McDonald’s (che ha 550 ristoranti), è il secondo gruppo di fast food in Italia con un fatturato stimato in 200 milioni. Lo scontrino medio è di 8,90 euro. La catena punta ad aprire entro il 2020 altri 140 ristoranti.
A quanto ammonta l’investimento medio per un franchisee? «Mediamente e compreso tutto – risponde Catenacci – non meno di un milione. Burger King non possiede le location e lascia più autonomia ai suoi affiliati».
Comunque una scelta non facile in un momento in cui in Italia sorgono come funghi piccole catene del cibo informale e arrivano i brand nazionali e internazionali come Roadhouse Grill, Kfc, Old wild west, Domino’s Pizza. «È un sintomo di vitalità e interesse – sottolinea Catenacci – ma è prevedibile che dopo l’ondata arrivi anche la selezione e, alla fine, prevalgano i player più strutturati e con brand».

Il brand Burger King è di proprietà di Restaurant Brands International (quotata alla Borsa di New York), una delle più grandi aziende del mondo della ristorazione con 23 miliardi di dollari di vendite e 18mila ristoranti in 100 paesi. Fino a qualche anno fa Burger King cresceva lentamente in alcuni Paesi europei e qualche anno fa trovò il veicolo finanziario per il salto di qualità: si tratta della società belga Burger King See in cui un fondo d’investimento ha la maggioranza e controlla Burger King Restaurants Italia.

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