Economia

Dossier Alla Getrag i bonus sono collegati anche alle presenze

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    Dossier | N. 8 articoliContratti integrativi e welfare

    Alla Getrag i bonus sono collegati anche alle presenze

    L’obiettivo industriale di Getrag per lo stabilimento di Modugno - produrre, entro gennaio 2018, i primi cambi “intelligenti” a sette marce per autoveicoli, grazie a un investimento di 99,7 milioni di euro, di cui 18 a valere sugli incentivi regionali dei contratti di programma per le grandi imprese - è diventato l’orizzonte per tutti. Lavoratori compresi, come emerge dalla contrattazione di secondo livello con l’accordo decentrato per gli 800 addetti (età media under 40 e tutti fortemente scolarizzati) dello stabilimento barese della multinazionale canadese Magna International.

    Azienda e sindacati hanno così studiato e messo a punto, per il periodo 2015-2018, incentivi e misure di contenimento del costo del lavoro e attività di welfare aziendale in qualche caso in anticipo rispetto a quelle che sarebbero poi state adottate dal successivo contratto nazionale di categoria. Così per ottenere il doppio risultato di conseguire un risparmio per l’azienda e un guadagno netto effettivo per i lavoratori, sono stati varati bonus legati alla presenza la cui base di calcolo - inizialmente al netto delle sole assenze per ferie e malattie – è stata allargata, a partire dagli ultimi tre anni, per ricomprendere pure quelle legate ai permessi ex-legge 104 e per lutto.

    Così il premio viene modulato diversamente in una scala compresa tra 0 e 15 assenze nell’anno e, nel caso di nessuna, il beneficiario percepisce il massimo del bonus, pari al 25% in più di quello che gli spetta a titolo di produttività, bonus erogato a gennaio per l’anno precedente. Tra le misure di welfare aziendale introdotte in questo stabilimento sorto nel 1996 vi sono anche i buoni pasto (nel sito non c’è il servizio mensa) di importo massimo utile a restare esentasse, con l’obiettivo, che vale anche per i buoni benzina, pure utilizzati come forma premiante, di ridurre il più possibile - spiega Vincenzo Lioce, direttore Risorse Umane dello stabilimento di Modugno - l’impatto fiscale, sia per i lavoratori che per l’azienda, degli incentivi concordati con i sindacati. Incentivi comunque sempre ancorati a produttività, qualità e risultato economico. Anche all’indicatore “ordine e pulizia” delle linee produttive, precondizione per ottenere sicurezza effettiva nello stabilimento, con premi in questo caso monetizzati con buoni benzina. E poi altri interventi di welfare, come le borse di studio da 1.000 a 1.500 euro per i figli più meritevoli dei dipendenti, misura introdotta a partire da quest’anno, ed in autonomia, cioè successivamente all’accordo di secondo livello del febbraio 2015, ma condivisa dai sindacati. E ancora il sostegno economico per il diritto allo studio dei dipendenti con il rimborso delle tasse universitarie di iscrizione ai corsi triennali di ingegneria industriale. Così 15 dipendenti si sono laureati anche grazie a questo ausilio economico, oltre che ai permessi studio

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