Economia

Fiducia in crescita per consumatori e imprese

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ISTAT

Fiducia in crescita per consumatori e imprese

Per le famiglie il Paese ora sta meglio. L’impennata della componente “clima economico” provoca a settembre un balzo consistente per la fiducia dei consumatori, in risalita di oltre quattro punti a quota 115,5, tornando ad allinearsi ai livelli raggiunti nel primo trimestre 2016. Tra le famiglie emerge in particolare un deciso aumento del saldo sia dei giudizi che delle attese sulla situazione economica del Paese, in parallelo ad un drastico ridimensionamento delle aspettiative sulla disoccupazione.

La sensazione diffusa è quella di un’Italia avviata sulla strada della ripresa, il che spiega il drastico cambiamento degli umori: il saldo delle attese sulla situazione economica migliora di 20 punti ed è ora quasi positivo; i giudizi sul quadro attuale migliorano di 26 punti.

Il progresso è tuttavia corale, e riguarda anche la componente del clima personale, corrente e futuro.

In aumento a settembre anche la fiducia delle imprese, che già ad agosto era arrivata ai massimi da 10 anni: ora il dato è confermato, arrivando al nuovo top da agosto 2007. L’indice guadagna quasi un punto a quota 108, risultato di un miglioramento corale (solo nei servizi l’indice è stabile) che riguarda manifattura, costruzioni e commercio.

Nell’area manifatturiera si concretizza in particolare un miglioramento dal lato degli ordini. Un progresso che coinvolge soprattutto produttori di beni strumentali e intermedi, mentre per i beni di consumo il progresso dell’indice è di soli tre decimali.

Per i beni strumentali, beneficiari diretti del piano Industria 4.0, il miglioramento riguarda sia gli ordinativi (il saldo migliora di quasi sei punti e torna positivo), che le attese di produzione. Il che rispecchia le indicazioni in arrivo dalle associazioni di categoria, che in più di un caso indicano uno scatto a doppia cifra per gli ordini nazionali.

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