Economia

Keller a caccia di investitori per il rilancio

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Keller a caccia di investitori per il rilancio

Scongiurata la vendita spezzatino degli impianti e della fabbrica che produceva i treni (la Keller elettromeccanica di Villacidro) l’obiettivo è ora quello di far arrivare nuovi soggetti imprenditoriali e riavviare la produzione. Garantendo, nel frattempo, gli ammortizzatori sociali per i lavoratori che da gennaio vedranno scadere tutti i sussidi. Riparte con un pressing sulle istituzioni, per trovare una soluzione alla vertenza ancora aperta, la vicenda che la fabbrica di carrozze ferroviarie situata nel Medio Campidano a una quarantina di chilometri da Cagliari.

Un argomento affrontato nel corso di un vertice al Ministero dello sviluppo economico (mercoledì pomeriggio) tra la vice ministra Teresa Bellanova, le due assessore regionali Maria Grazia Piras (industria) e Virginia Mura (lavoro) e le organizzazioni sindacali. Nel corso dell’incontro le rappresentanti dell’esecutivo hanno posto l’accento sui due “nodi” da sciogliere.

L’assessora Piras ha posto l’attenzione sulla questione investitori e sulla manifestazione di interesse manifestata da un gruppo imprenditoriale. «La vice ministra, su proposta degli esponenti della Giunta Pigliaru – si legge in un comunicato diramato dalla Regione al termine dell’incontro - si è detta disponibile a incontrare gli imprenditori interessati a rilevare la fabbrica per verificare eventuali risorse finanziarie da mettere a disposizione quale incentivo all’investimento».

C’è poi la questione lavoratori e ammortizzatori sociali. A rischiare di rimanere senza alcuni paracadute dal 1 gennaio 2018 sono circa 160 lavoratori. Per il momento, come ha rimarcato la responsabile dell’assessorato al Lavoro, «la Regione Sardegna è riuscita, con i residui fondi Inps a garantire a tutti i lavoratori (di numero superiore rispetto alla fabbrica dislocata in Sicilia) che avevano perso gli ammortizzatori sociali la proroga fino al 31 dicembre di quest’anno».

In attesa di una nuova convocazione al ministero dello Sviluppo economico riparte la mobilitazione. Per questa mattina è convocata un’assemblea dei lavoratori a Villacidro per fare il punto sullo stato della vertenza che per i sindacati registra qualche passo avanti rispetto al passato.

«Il sito industriale è ora in mano al Consorzio industriale di Villacidro e si è scongiurata la vendita a pezzi degli impianti – spiega Marco Angioni, segretario Fsm Cisl di Cagliari e Medio Campidano – a questo punto è necessario che ognuno faccia quanto dovuto per far sì che al più presto la fabbrica possa essere rimessa in marcia». A far ben sperare sindacati e lavoratori anche le risorse messe a disposizione dalla cosiddetta cura del ferro. Ossia quel piano che prevede per la Sardegna interventi e investimenti per 402 milioni di euro sino al 2020.

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