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Marchionne cauto sull’auto elettrica: non è la soluzione per il…

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l’ad fca a rovereto

Marchionne cauto sull’auto elettrica: non è la soluzione per il futuro

«Cercate da soli la vostra strada, cambiatela tutte le volte che volete, seguite i vostri sogni»: Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fca, si è rivolto direttamente agli studenti in occasione della laurea ad honorem in Ingegneria industriale tributatagli dall'università di Trento.

Il riconoscimento gli è stato consegnato al Polo Meccatronica di Rovereto, in collaborazione con Trentino Sviluppo, occasione anche per fare il punto sul futuro prossimo delle auto, a cominciare da quelle a guida autonoma: «Da circa un anno, ingegneri di Fca e di Waymo, che è la società di Google dedicata alle vetture autonome, lavorano fianco a fianco - ha riferito l'ad Fca - per integrare e sperimentare le tecnologie a guida autonoma su una flotta di Chrysler Pacifica Hybrid. Noi crediamo che la guida autonoma sarà una realtà nel giro di un decennio e che i sistemi avanzati di ausilio alla guida svolgeranno un ruolo cruciale nel preparare legislatori, consumatori e aziende per un mondo in cui il controllo dell'auto sarà passato nelle mani dell'auto stessa».

Alcune versioni potrebbero essere pronte già l’anno prossimo con Maserati, e dal 2021 potrebbe arrivare il livello “tre” di massa: «Per i livelli 4 e 5, cioè quello senza nemmeno lo sterzo, invece ci vuole più tempo. Non dipende dai produttori, ma da una infrastruttura che manca».

Molta più cautela, invece, sulle auto elettriche: «Questo è un progetto su cui Fca lavora, ma non è la soluzione per il futuro - ha affermato Marchionne in occasione della lectio magistralis - Stiamo lavorando su tutte le forme di auto elettrica, ma non possiamo ignorare alcuni elementi importanti», ha sottolineato portando ad esempio la Fiat “500 elettrica”: «L'abbiamo lanciata cinque anni fa in California: per ogni 500 elettrica venduta negli Usa perdiamo 20mila dollari», ha spiegato, definendo un lancio su larga scala «un atto di masochismo». La questione chiave, ha continuato, è come viene prodotta l'energia: «Prima di pensare che i veicoli elettrici siano la soluzione, dobbiamo considerare tutto il ciclo di vita di queste vetture, infatti le emissioni di un'auto elettrica, quando l'energia è prodotta da combustibili fossili, sono equivalenti a quelli di un altro tipo di auto». In questo senso, le auto elettriche sono «un'arma a doppio taglio».

Quanto al futuro di Magneti Marelli, questo sarà affrontato con il nuovo piano industriale di Fca 2018-2022, che verrà presentato entro il primo semestre del 2018. Allo stato - ha precisato Marchionne - non sono state ancora decise le modalità di scorporo ma esprimendo una «personale opinione» ha sottolineato che «l'opzione migliore sarebbe quella di vendere tutte le azioni della società di componentistica».

La laurea honoris causa è frutto della proposta avanzata dal dipartimento di Ingegneria industriale dell'ateneo trentino e in seguito accolta dal Senato accademico, basata sulla «eccezionale professionalità, impegno ed efficacia di Marchionne nella gestione di diverse realtà industriali ai massimi livelli internazionali», si legge nella delibera del dipartimento.

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