I dieci miliardi aggiuntivi ipotizzati dal Governo per il 2017 non arriveranno tutti da qui. Ma è chiaro che il settore delle macchine utensili darà senza dubbio un discreto contributo. I dati delle commesse registrate da Ucimu-Sistemi per produrre nel trimestre luglio-settembre superano di slancio le già brillanti performance precedenti, spingendo le commesse a crescere del 68,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Da molti mesi ormai è il mercato interno a trainare il comparto, invertendo un trend decennale che vedeva invece quasi sempre nell’export il principale motore, per aziende che mediamente realizzavano con l’export oltre il 70% dei propri ricavi. Un dato oggi rivisto al ribasso, grazie alla roboante crescita della domanda interna, rilanciata in particolare dall’apparato di incentivazione previsto dal Governo.
Il «bazooka» dell’iperammortamento
Da un lato il superammortamento al 140% continua a sostenere l’innovazione”standard”, promuovendo in generale l’investimento in beni strumentali. Ma a questa misura si è aggiunto il “bazooka” dell’iperammortamento, con la possibilità di calcolare le rate sul 250% del bene acquistato. Misure previste in modo specifico per i macchinari e gli oggetti “connessi”, quelli in cui è la digitalizzazione la caratteristica portante, schema sintetizzato nella filosofia di Industria 4.0.
Il rilancio degli investimenti
Bonus che è stato in grado di rilanciare gli investimenti, come confermano i dati Istat del secondo trimestre con riguardo alle componenti del Pil, e che quasi certamente troveranno ulteriori conferme nei mesi a venire, alla luce della domandi in arrivo dal mercato. Per numerosi costruttori di macchinari la produzione è ormai saturata per oltre sei mesi, in più di un caso per un anno, con situazioni “limite” in cui il cliente intanto prenota spazi produttivi, in attesa di confermare poi nel dettaglio il tipo di macchinario richiesto.
Nel comparto dei laser il trend è analogo, con le principali aziende del comparto a segnalare uno scatto della domanda interna del 70% già nel primo semestre, trend che prosegue anche nei mesi successivi. Quasi certamente, alla luce del trend (+29,4% gli ordini di robot nei nove mesi), le stime di consumo interno dovranno essere nuovamente riviste verso l’alto, tornando a ridosso o addirittura superando il precedente record del 2007.
Appello alla proroga degli incentivi
Domanda interna in aumento anche per altre categorie dell’area Federmacchine, che sfruttano l’apparato di incentivazione per vendere impianti”connessi” nell’area delle lavorazione del legno della gomma-plastica, del tessile. Gli incentivi, ha comunicato il Mise elaborando i dati Istat, hanno spinto in media gli ordini interni in macchinari del 9% nei primi sei mesi del 2017. Un successo che spinge le aziende a chiedere a gran voce una proroga dei meccanismi, con la possibilità di rendere strutturale il superammortamento e di prolungare almeno di un anno i benefici dell’iperammortamento (attualmente utilizzabile per ordini piazzati entro fine anno e consegne entro settembre 2018). Richieste che il Governo in buona misura dovrebbe assecondare, anche se resta per alcuni capitoli (come sempre) il nodo delle risorse.
L’effetto concreto delle misure, e questo è uno dei motivi che dovrebbe spingere il Governo a “perseverare”, va in effetti ben oltre il comparto dei costruttori di beni strumentali, aziende che alimentano a loro volta un vastissimo indotto di componentistica e lavorazioni meccaniche e non. Sub-fornitori che a loro volta sperimentano un robusto aumento delle richieste, con effetti benefici non solo sulla loro produzione ma anche sull’occupazione.
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