Settimo mese consecutivo in crescita per la produzione industriale, che ad agosto si impenna su base annua del 5,7%, grazie ad un progresso corale che riguarda quasi tutti i settori manifatturieri. Il progresso in termini mensili è pari all’1,2% spingendo l’indice a quota 98,5, cioè a ridosso del livello toccato nel 2010. In otto mesi il progresso dell’output manifatturiero italiano è pari al 2,9%, più di un punto oltre la media dello scorso anno. Al progresso dell’energia (+8,4%), in termini macrosettoriali si aggiungono performance significative ovunque, più robuste per i beni di consumo (+6,8%) ma visibili anche per intermedi e strumentali.
Molto bene la farmaceutica
Scorrendo l’elenco dei singoli settori sono poche le eccezioni negative, tra cui spicca il segno meno (-1,3%) dei mezzi di trasporto, a lungo tra i principali traini del sistema, con l’auto a cedere su base annua l’8,9%. In calo anche elettronica ed apparati elettrici mentre altrove vi sono soltanto crescite. I risultati migliori sono per la farmaceutica (+22%), a cui si aggiungono però progressi interessanti per chimica, metallurgia, alimentari, tessile-abbigliamento. Bene anche i macchinari, anche se con un risultato inferiore alla media, con una crescita del 3,5% superiore alla performance realizzata da inizio anno.
Gli effetti di Industria 4.0
Il dato di agosto è confortante, perché prosegue e rafforza un trend avviato da mesi, che vede affiancarsi ad una ripresa decisa delle esportazioni un recupero anche dal lato della domanda interna, dove spiccano in particolare i nuovi investimenti legati ad Industria 4.0. Il mese è certamente più debole in valore assoluto, anche se non si può parlare di “vacanza”. L’indice grezzo è infatti a quota 66, appena 20 punti in meno rispetto alla performance di aprile.
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