Economia

La cura del ferro spinge Mercitalia

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LOGISTICA

La cura del ferro spinge Mercitalia

Perdite dimezzate, nuovi locomotori e servizi di trazione ferroviaria in autoproduzione tra l’Italia e il Nord Europa via Svizzera. A circa undici mesi dalla creazione, il Polo Mercitalia, la sub-holding del gruppo Ferrovie Italiane per il trasporto merci e la logistica, traccia un primo bilancio della sua attività. «La missione del Polo Mercitalia – spiega al Sole 24 Ore l’amministratore delegato di Mercitalia Logistics, Marco Gosso - è quella di risanare e rilanciare il business merci del gruppo Fs, storicamente in perdita. Quest’anno Mercitalia chiuderà con una perdita d’esercizio di 35 milioni, in forte miglioramento rispetto alla perdita di 75 milioni conseguita nel 2016 e al disavanzo di 155 milioni registrato nel 2015. Il pareggio di bilancio – continua Gosso - è previsto nel 2018, il ritorno all’utile nel 2019 e il raddoppio dei ricavi in 10 anni (due miliardi nel 2026)».

«Noi – continua Gosso - siamo un’attività interamente a mercato e al mercato, cioè al mondo delle imprese e degli operatori della logistica e del trasporto merci, vogliamo presentarci sviluppando il concetto dell’“interfaccia unica” per il cliente, ovvero facendo in modo che i clienti possano beneficiare di tutti i servizi offerti dalle diverse società del Polo senza però doversi preoccupare di interagire con più soggetti diversi». A partire dal prossimo 11 dicembre il Polo Mercitalia farà in autoproduzione i servizi di trazione ferroviaria dei trasporti merci tra l’Italia e il Nord Europa via Svizzera. Saranno, infatti, le locomotive di TX Logistik CH, società del Polo Mercitalia, a trainare 40 treni a settimana che attraverseranno la Svizzera sia via Gottardo che via Lötschberg. «In questo modo – dice Gosso - le società del Polo Mercitalia potranno presidiare tutti i fattori della produzione da origine a destino, assicurando ai clienti un’elevata qualità di servizio». I nuovi treni lungo il corridoio Genova-Rotterdam sono strategici per le imprese esportatrici, in particolare quelle del Nord-Ovest, per raggiungere con maggiore rapidità e puntualità i ricchi mercati dell’Europa centrale.

A proposito di locomotori, la società sta rinnovando profondamente la propria flotta. Bombardier si è da poco aggiudica la maxi-gara lanciata dal Polo Mercitalia per i nuovi locomotori elettrici. Mercitalia Rail e TX Logistik (società operative del Polo Mercitalia) acquisteranno nei prossimi anni fino a 125 nuovi locomotori elettrici TRAXX di ultima generazione. Mercitalia Rail è la maggiore impresa ferroviaria merci italiana. TX Logistik è la terza più grande impresa ferroviaria merci in Germania, attiva in numerosi Paesi europei. L’investimento di Mercitalia per l’acquisto dei nuovi locomotori è pari a circa 400 milioni di euro. Le prime consegne delle locomotive, prodotte da Bombardier anche nello stabilimento di Vado Ligure (Savona), sono previste per l’autunno del 2018.

Inoltre, Bombardier si occuperà, in Italia e all’estero, della manutenzione dei locomotori per un periodo di otto anni garantendo così massimi livelli di disponibilità ed efficienza dei mezzi. «Questa operazione – sottolinea Gosso – rappresenta un tassello molto importante del piano industriale 2017-2026 che prevede per il Polo Mercitalia 1,5 miliardi di euro di investimenti. Siamo in linea con quanto pianificato per il rilancio del settore merci del gruppo Fs Italiane». Il Polo Mercitalia è operativo da gennaio 2017 e sviluppa un fatturato di circa un miliardo di euro, occupa 5mila addetti e dispone di una flotta di circa 300 locomotori e 17mila vagoni.

Oggi il trasporto ferroviario ha una quota di mercato assai modesta, circa il 9%, ma secondo le Fs gli spazi di miglioramento sono enormi. «Sulle lunghe distanze – dice Gosso – dobbiamo risultare più competitivi del trasporto stradale. Dobbiamo trattare le merci come fossero passeggeri. Se tratti male le merci finiscono sui camion». In effetti, la cura del ferro lanciata dal governo e promossa dall’Unione europea ha dato una scossa al settore. Confetra stima, per il 2016, un incremento del traffico merci per ferrovia (in termini di treni-km) pari al +4,1%, un dato che in sé può apparire scarsamente significativo, ma che – per il settore – rappresenta un’autentica inversione di tendenza rispetto al passato. Nel primo semestre 2017, sempre secondo Confetra, il trasporto ferroviario merci ha avuto un aumento dell’1,7 per cento. Al di là dei numeri e delle percentuali, il dato più significativo di questi tempi è che il settore ha riacquistato fiducia, crede nelle possibilità di una svolta e di uno sviluppo autentico. Come confermano gli investimenti di Mercitalia.

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