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Il Parlamento Ue dice sì alle nuove norme anti-dumping

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commercio internazionale

Il Parlamento Ue dice sì alle nuove norme anti-dumping

Con 554 sì, 48 no e 80 astensioni il Parlamento europeo ha approvato oggi a Strasburgo le nuove norme antidumping della Ue, già oggetto di un accordo
con il Consiglio. Le nuove regole entreranno in vigore – con ogni probabilità – da gennaio 2018, dopo l’approvazione formale da parte del Consiglio dei ministri del Commercio Ue del 30 novembre-1 dicembre . La Commissione Ue aveva presentato la proposta di riforma del sistema di calcolo antidumping e antisovvenzioni oltre un anno fa, in vista della scadenza (11 dicembre 2016) fissata dal protocollo di accesso della Cina all’Organizzazione mondiale del commercio per il riconoscimento dello status di economia di mercato a Pechino.

Che cosa cambia
Un riconoscimento che la Cina ha sempre pritenuto automatico (anche se gli Usa si sono dichiarati contrari e l’Omc non si è ancora espresso) ma, per evitare il rischio di futuri contenziosi, Bruxelles ha deciso la strada dell’adeguamento delle proprie norme di difesa commerciale senza “discriminazioni”.

Le regole Ue sul commercio, per la prima volta a livello mondiale, imporranno ai partner commerciali extra-europei di conformarsi agli standard sociali e ambientali internazionali per evitare di subire misure anti dumping.
Non solo. La Commissione europea monitorerà la situazione nei Paesi esportatori e le imprese Ue potranno basarsi sulle relazioni della Commissione per presentare reclami. In ogni caso, per le imprese europee non ci sarà alcun onere di prova supplementare, oltre all’attuale procedura. Infine, le pmi riceveranno assistenza nella gestione dei reclami e tutte le parti interessate, in particolare i sindacati, potranno contribuire alle decisioni riguardanti le misure di difesa commerciale.

Le reazioni
«Voglio sottolineare l’importanza strategica di questo voto – ha detto il relatore Salvatore Cicu (Fi) –. Con questo dossier andiamo ad utilizzare una nuova metodologia che tutelerà l’industria europea e ci consentirà di non perdere migliaia di posti di lavoro»
«Abbiamo rafforzato la nostra difesa commerciale – ha commentato il presidente della commissione per il commercio internazionale Bernd Lange (Pse) – e garantito che, per la prima volta, la legislazione mondiale in materia di difesa commerciale terra' conto del rispetto delle norme su lavoro e ambiente».
Secondo Alessia Mosca (Pse), «la nuova metodologia di calcolo antidumping, che non divide più i Paesi terzi in economie di mercato e non di mercato, sarà in grado di individuare distorsioni di mercato legate all’intervento statale e sarà fondamentale per combattere le pratiche commerciali scorrette».

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