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Parte da Mortara il primo treno merci diretto Italia-Cina

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Parte da Mortara il primo treno merci diretto Italia-Cina

Il primo treno merci diretto Italia-Cina al terminal ferroviario del Polo logistico integrato di Mortara (Ansa)
Il primo treno merci diretto Italia-Cina al terminal ferroviario del Polo logistico integrato di Mortara (Ansa)

Interporto di Mortara, in provincia di Pavia, nel cuore della Pianura Padana. Sono le 11,50 di martedì 28 novembre 2017. È l’ora di partenza del primo treno merci diretto Italia-Cina, che riapre ufficialmente la Via della Seta. Una giornata a suo modo storica nella relazioni commerciali tra l’Italia e il gigante asiatico. Di sicuro una giornata storica per la logistica e il trasporto merci su ferro. Il treno è composto da 17 vagoni in grado di caricare 34 container. Impiegherà circa 18 giorni a coprire i circa 10.800 chilometri che separano Mortara da Chengdu, città nel cuore della Cina di 14 milioni di abitanti.

Che cosa trasportano i treni
Commenta a caldo Andrea Astolfi, presidente del Polo logistico di Mortara: «Apriamo una nuova via commerciale Italia-Cina che consente risparmio di denaro e tempo a chi deve ricevere e spedire merci». Il treno merci attraversa l’Europa toccando Polonia, Bielorussia, Russia e Kazakistan per arrivare poi in Cina. Le merci contenute in questo primo treno sono macchinari, mobili, prodotti di metallo, piastrelle e automobili. Per il futuro, oltre a questi beni, saranno interessati ulteriori settori del made in Italy: moda, cibo e vino. La recentissima riduzione dei dazi doganali all’importazione in Cina consentirà di arricchire ulteriormente la tipologia delle merci destinate al mercato cinese.

Il confronto con nave e aereo
I vantaggi in termini di tempo, rispetto al trasporto via mare, sono evidenti: 18-22 giorni contro i 40-45. Un po’ di più dei 10 giorni del trasporto aereo che presenta, però, una tariffa alta contro quella media del trasporto su rotaia. Anche i l rischio di stabilità dei container risulta complessivamente
minore nel trasporto su rotaia che in nave. Al momento è prevista la circolazione dei treni con un viaggio andata/ritorno per settimana, che dovrebbero salire 2-3 viaggi A/R a settimana nel 2018. Il treno sarà un vero e proprio ambasciatore del made in Italy e, a sua volta, trasporterà in Italia prodotti cinesi.

Il partner cinese
Partner del progetto è Changjiu Group, gruppo cinese quotato in borsa a Shangai dal 2016 che conta oltre 20 miliardi di fatturato, attraverso Changjiu Logistics, unico fornitore indipendente di servizi logistici per il mercato automobilistico tra i primi 6 in Cina e prima società di logistica quotato in borsa. «Mi sembra giusto sottolineare - continua Astolfi - come il nostro primo treno si collochi in un contesto tanto affascinante, e mi riferisco naturalmente alla Via della Seta, e cioè a quel disegno delineatodal Presidente della Repubblica Cinese nel 2013 quando gettò le basi di un progetto volto a favorire lo sviluppo dei rapporti commerciali tra Cina ed i paesi occidentali tra i quali naturalmente anche l’Italia. E se solo si riflette sul fatto che l’interscambio via ferrovia tra Europa e Cina è cresciuto del 165% tra 2014 e 2015 giungendo ad un valore di quasi sette miliardi di dollari, capite bene quali possano essere le prospettive di crescita con una conseguente contrazione significativa dei costi e una sempre maggiore competitività con gli altri mezzi di trasporto».

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