Alla Melegatti si è deciso di gestire senza ricorso alla Cig ordinaria (ammortizzatore sociale che offre copertura economica e salvaguarda i posti di lavoro nei periodi in cui manca la produzione) il passaggio fra la campagna di Natale e quella di Pasqua. Il provvedimento avrebbe comunque avuto un impatto limitato: di fatto si trattava di coprire 11 giorni lavorativi e avrebbe riguardato 14 dipendenti. La soluzione individuata si basa sul recupero delle festività lavorate, le ferie maturate e quelle in corso di maturazione.
La mini campagna di Natale – 1 milione e 575mila pandori e panettoni ricetta tradizionale, esattamente il numero autorizzato dal tribunale e pari al numero delle confezioni già presente in magazzino – è stata il primo banco di prova verso la salvezza e i consumatori hanno risposto in modo anche superiore alle attese. “Ora però, come è stato detto e scritto a più riprese, l'azienda non è ancora in sicurezza e per proseguire nella direzione giusta ci sono altre fasi da superare – dicono i sindacati –. Si tratta dell'accordo per sanare il debito dei creditori (10,5 milioni verso le banche e 12 verso fornitori) e della campagna pasquale”.
La prossima settimana si terrà l'incontro per stabilire l'avvio della produzione delle colombe, sostenuta dal fondo di investimento intervenuto come finanziatore con 10 milioni (6 i milioni investiti per la campagna natalizia).
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