Il Governo intensifica gli interventi per l’area di Taranto. Sono in arrivo altri 58 milioni destinati alla prosecuzione del risanamento ambientale nel capoluogo, nei comuni dell’area di crisi e alla valorizzazione di una parte dell'Arsenale della Marina Militare come polo storico-museale, progetto quest'ultimo inserito nel Contratto istituzionale di sviluppo. I 58 milioni sono divisi in due tranche. Quaranta rientrano in un protocollo d’intesa firmato ieri, dopo il Tavolo Taranto al Mise, dai ministri Gianluca Galletti (Ambiente), Claudio De Vincenti (Mezzogiorno) e il commissario alla bonifica di Taranto, Vera Corbelli. I restanti 18, invece, appartengono a due delibere Cipe che verranno approvate prima di Natale e sono divisi in 12 per la parte ambientale e in 6 per la riqualificazione turistico-culturale dell'Arsenale.
I 40 milioni arrivano dal Fondo sviluppo e coesione e sono così articolati: 34 finanzieranno il primo e il secondo stralcio degli interventi di bonifica del Mar Piccolo (è partita in questi giorni la rimozione dai fondali delle carcasse di auto); 2,750mila euro serviranno a completare gli interventi ambientali nelle scuole del quartiere Tamburi, quello più esposto all’Ilva, già oggetto di riqualificazione; 3,2 andranno al completamento della bonifica delle aree non pavimentate del cimitero San Brunone sempre nel quartiere Tamburi.
Per le due delibere Cipe, invece, con quella da 12 milioni si interviene – relativamente a trattamento delle acque, bonifica delle discariche e riqualificazione delle zone carsiche – nelle aree di Crispiano, Massafra, Montemesola e Statte, potenziando la bonifica già avviata, mentre con l’altra da 6 milioni si darà attuazione al progetto di valorizzazione dell’Arsenale, prevedendo l'apertura al pubblico di una parte del complesso attraverso la realizzazione di spazi espositivi e di due Musei.
A seguire, in una prossima riunione del Cipe, saranno assegnate anche le risorse per attuare il piano di rigenerazione della Città vecchia di Taranto che saranno a valere sugli ultimi fondi resi disponibili per il Fondo sviluppo e coesione dalla legge di Bilancio in vigore l'1 gennaio 2018. E anche il piano per la Città vecchia è un intervento del Contratto istituzionale.
Per il ministro De Vincenti, l’intesa «si inserisce a pieno titolo nella nella cornice del Contratto di sviluppo che marcia speditamente e che ora riceve un'ulteriore spinta col protocollo per il Mar Piccolo e con potenziamento delle misure per il rione Tamburi. Il risanamento del territorio di Taranto e la ripresa economica e sociale dell'area sono le priorità per noi».
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