Un altro anno di tempo per l’attuazione del piano della Blutec per il rilancio dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese nel palermitano. È quanto emerge dall’incontro che l’azienda ha avuto con i rappresentanti sindacali, il sindaco di Termini Imerese e della Regione (due funzionari) nella sede del Mise a Roma. Unica nota positiva la concessione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori di due aziende dell’indotto che fu Fiat, la Lear Corporation e la Bienne Sud. Per il resto, sindacalisti e il primo cittadino di Termini Imerese Francesco Giunta parlano di incontro deludente e preoccupante.
Blutec ha chiesto di far slittare di un anno l’attuazione del piano industriale che, nella prima fase, prevedeva investimenti per 22 milioni con l’occupazione di 170 lavoratori entro settembre 2017 e il rientro di altri 80 entro la fine del 2017 quando dovevano partire l’allestimento del Doblò con motore elettrico e la produzione di moto per Poste italiane. Progetti che, secondo l’azienda, vanno avanti e saranno affiancati da altri. Quali? A raccontarlo sono gli stessi sindacalisti: c’è in ballo una commessa con degli imprenditori provenienti dalla Cina. «Blutec ha ripresentato il progetto con tempi più lunghi per l’ingresso di tutti i lavoratori, non più la fine del 2018 ma entro il 2019 - sono Ludovico Guercio segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Giuseppe Liuzzo Rampino Rsu della Fim Cisl -. Entro il 2018 si garantisce l'ingresso di 120 operai, ma resteranno in attesa per un anno 450 tute blu. Siamo preoccupati di questo slittamento dei tempi per entrare a pieno regime. L’azienda ha chiesto al ministero del Lavoro la proroga della cassa integrazione per altri dodici mesi per non lasciare scoperti i lavoratori in attesa di rientrare, ma questi ritardi non sono più tollerabili».
Più cauto appare il giudizio della Uil: «Un altro anno di cassa integrazione straordinaria per lavoratori dell’ex Fiat di Termini Imerese. Questo prevede il piano industriale presentato da Blutec stamane a Roma, che ha manifestato, così, l’impossibilità di riassorbire altri ex dipendenti nel 2018 - dice Enzo Comella della Uilm Palermo -. Adesso serve capire come ottenere una proroga della cigs e nello stesso tempo verificare la prosecuzione degli investimenti e dei finanziamenti di Invitalia». Se ne riparlerà probabilmente nel corso del nuovo incontro che si terrà entro la fine di marzo (questa volta dentro lo stabilimento di Termini Imerese).
Irritato, invece, il sindaco critico anche sull'assenza di esponenti del governo della Regione, rappresentata da due funzionari: «Ci saremmo aspettati molto di più - ha detto Giunta al termine dell’incontro -. Non c’è finora alcuna certezza e comunque si tratta di impegni per commesse che non offrono le dovute garanzie per il futuro della fabbrica».
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