Economia

Fatturazione a 28 giorni, Agcom vuole lo «sconto» in bolletta

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tlc

Fatturazione a 28 giorni, Agcom vuole lo «sconto» in bolletta

Posticipare il periodo di calcolo della prima bolletta utile, sottraendo un numero di giorni pari a quelli erosi, mese dopo mese, con il sistema a quattro settimane. È questo la prescrizione di Agcom nei confronti di Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre contenuta in quattro delibere (112/18; 113/18; 114/18 e 115/18) con cui l’Autorità torna sulla vexata quaestio della fatturazione a 28 giorni. Con le delibere ha diffidato gli operatori (il che significa che se non saranno seguite le indicazioni si andrà verso una nuova multa che, come già accaduto, sarà di 1,16 milioni per ciascun operatore). Le telco però, pur non commentando, sono nei fatti pronti a un nuovo ricorso al Tar.

Insomma, quella della fatturazione a 28 giorni è una vicenda che continua a essere spinosa per le compagnie telefoniche, trascinate in una sorta di pantano
ora da un’Authority, ora dall’altra (sulla vicenda anche Antitrust ha avviato un provvedimento istruttorio per verificare se Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre abbiano, con l’ausilio dell’associazione di categoria Assotelecomunicazioni-Asstel).

Breve cronistoria: a marzo 2017 con la delibera 121/17/CONS Agcom è intervenuta per vietare la fatturazione a 28 giorni nelle offerte sul fisso e convergenti. La delibera dava 90 giorni per mettersi in regola, passati invano. A dicembre l’Autorità interviene per multare le compagnie imponendo loro anche lo storno delle somme tratte dai giorni “erosi” rispetto alla fatturazione che sarebbe dovuta tornare mensile dal 23 giugno. Il Tar ha però deciso di congelare questo storno fino a fine ottobre, attendendo il giudizio di merito.

Da qui l’intervento con 4 delibere prevedendo, invece dello storno, bollette con decorrenza posticipata. L’Agcom fa un esempio: si consideri la bolletta di aprile e una somma di giorni da scontare che arrivi a 15. La fattura, invece di partire dall’1 al 30 aprile, dovrà scattare dal 16 aprile e arrivare al 15 maggio. Niente bolletta per quei 15 giorni, perché, per via del sistema a 28 giorni, i clienti li hanno già pagati. Nessun commento dalle telco, ma l’umore è nero. E anche in questo caso la vicenda va verso il Tar.

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