Svolta decisiva per i 417 lavoratori dello stabilimento di Riva di Chieri di Embraco, azienda del gruppo Whirlpool. Con un accordo firmato oggi, stabilimento e dipendenti passeranno dal 16 luglio al gruppo israeliano-cinese
Ventures, che produrrà robot per pulire pannelli fotovoltaici e, in seguito, sistemi per la depurazione delle acque. L’accordo è stato firmato presso l’Amma a Torino. I lavoratori - 90 rientreranno subito - manterranno le stesse condizioni contrattuali e salariali. La Ventures chiederà la cassa
integrazione straordinaria per ristrutturazione e riorganizzazione per 24 mesi.
La ricollocazione di tutti i lavoratori - che saranno assorbiti tramite articolo 47 (cessione di ramo d’azienda) - sarà conclusa entro luglio 2020: 280 entro aprile 2019, 330 entro settembre dello stesso anno, 370 entro l’inizio del 2020. Ai dipendenti che decideranno di firmare il verbale di conciliazione, Embraco corrisponderà il tfr maturato fino a dicembre 2016 più un bonus economico di 9mila euro lordi per il periodo di cassa integrazione da luglio a dicembre 2018.
«Finalmente si chiude in modo positivo - commentano Lino La Mendola, della segretaria provinciale della Fiom-Cgil, e Ugo Bolognesi, responsabile di Embraco per la Fiom-Cgil - una vertenza durata mesi che ha vissuto punte drammatiche, come quando l'Embraco aveva avviato la procedura di licenziamento collettivo per tutti i lavoratori. Con questo accordo parte la
reindustrializzazione che consente il salvataggio di tutti i posti di lavoro. È un successo ottenuto grazie all’impegno dei lavoratori che non hanno mai smesso di lottare per salvare il proprio posto di lavoro: adesso si tratterà di monitorare
attentamente l’avanzamento del piano industriale».
«Siamo soddisfatti del risultato ottenuto e fiduciosi sul buon esito dell'operazione, anche in virtù delle garanzie sulle solidità della società fornite dal Mise. Abbiamo stabilito un monitoraggio continuo sull'evoluzione dell'iniziativa e soprattutto abbiamo ottenuto che i lavoratori non perderanno né salario né diritti. È stata una trattativa complicata e piena di ostacoli, che però ha tracciato una linea in difesa del lavoro in Italia. Basta delocalizzazioni incontrollate”, aggiungono Dario Basso, segretario della Uilm di Torino, e Vito Benevento, responsabile Embraco per la Uilm.
L'ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda è “molto felice per la positiva conclusione della vicenda Embraco”. «Oggi - dice l’ex ministro -
è stato formalizzato il progetto di reindustrializzazione che abbiamo negoziato insieme ai sindacati. È la dimostrazione che con concretezza e lavoro serio, piuttosto che con gli slogan, si combattono gli effetti delle delocalizzazioni. Ma - avverte - bisogna continuare a vigilare fino alla fine».
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