Premessa. I nomi di aziende e i confronti contenuti in questo articolo hanno valore oggi per il “consumatore-tipo”, ma le proposte commerciali sono in evoluzione continua, si aggiungono nuove compagnie energetiche, le offerte cambiano anche secondo la tipologia di consumatore. Quindi i dati qui illustrati non vanno presi per assoluti e immutabili.
Ma ecco alcune delle domande poste più spesso dai lettori. Quale compagnia elettrica è più conveniente? Chi offre il gas a buon mercato? Conviene accettare la proposta dei call center per un contratto elettrico nuovo? La risposta a queste domande sarà scritta più sotto.
L’offerta placet
Fino a pochi mesi fa le offerte del mercato libero non erano confrontabili e il consumatore non riusciva a capire i vantaggi del mercato libero di corrente e metano. Per esempio, nella fantasia commerciale più sfrenata una compagnia energetica di Roma proponeva ai clienti di luce e gas perfino i massaggi in una “spa”: come confrontare quest’offerta con massaggio relax su una bolletta in cui il valore frontale del costo dell’energia è non più del 35-40% della tariffa totale finale?
Per questo motivo l’autorità dell’energia Arera ha imposto a tutti gli operatori di aggiungere anche un contratto standard nel mazzo delle offerte oltre alle soluzioni contrattuali più fantasiose compreso il massaggio al fieno nella spa.
Il contratto standard si chiama placet, parola che in latino significa “piace” ma che in questo caso è la sigla di Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela. In altri termini, tutte le aziende di luce e gas devono offrire almeno un contratto placet confrontabile con i contratti placet di tutte le altre aziende.
Le proposte commerciali placet si dividono tra famiglie e imprese, tra luce e gas, tra contratti a prezzo fisso oppure variabile, per le corrente elettrica anche si può scegliere fra prezzo uniorario (uguale a qualsiasi ora del giorno e della notte) e multiorario (di notte e nei festivi il chilowattora costa meno).
I due mercati: tutelato e libero
Il mercato di luce e gas si divide in due segmenti. Il mercato di maggior tutela, riservato a famiglie e piccole utenze commerciali e industriali, e il mercato libero.
Il mercato a maggior tutela è quello in cui i consumatori non scelgono il fornitore, che è la società locale di distribuzione, e le cui bollette vengono aggiornate ogni tre mesi dall’autorità dell’energia Arerasecondo gli andamenti del mercato; il 1° luglio i consumatori hanno saggiato un rincaro.
Il mercato libero invece può avere più soluzioni tariffarie, campagne promozionali, offerte integrative come polizze di assicurazione e punti fedeltà.
Per passare dal segmento tutelato alla concorrenza del mercato libero non servono adempimenti particolari, non c’è bisogno di cambiare contatore né tubi del gas o fili della luce; nel mercato libero si può cambiare fornitore senza formalità e si può anche ritornare a piacere nel segmento tutelato.
Insomma, si è liberi quasi quanto i contratti del telefonini.
Tutti liberi fra un anno
Ma — attenzione! — fra un anno dal 1° luglio 2019 tutti i consumatori del segmento a maggior tutela dovranno uscire allo scoperto. Tutti saremo obbligati al mercato libero, senza se e senza ma. Fra un anno dovremo scegliere il fornitore elettrico e del gas, anche nella pigra ipotesi di confermare la versione libera della stessa società elettrica cui oggi siamo legati.
In vista di questo confronto, le società energetiche per conquistare nuovi clienti stanno adottando politiche commerciali diverse.
Alcune società praticano politiche di competizione forte sui prezzi, come fa Sorgenia. Altre mirano sui clienti del segmento business, ecco per esempio l’Edison. Altre scelgono politiche di prezzo orgogliosamente alto, com’è la tendenza adottata da Eviva. Altre ancore, la maggior parte delle compagnie energetiche, preferiscono addossarsi l’una all’altra per evitare un eccesso di guerra commerciale. E da questi primi nomi si possono già ricavare alcuni primi suggerimenti che verranno dettagliati meglio più sotto.
Il portale del paragone
Come racconta Celestina Dominelli in un articolo sul Sole24Ore, da lunedì c’è un portale web per raccogliere e confrontare tutte le offerte placet esistenti sul mercato della vendita al dettaglio di energia elettrica e gas. È on line l’iniziativa gestita e realizzata dall’Acquirente Unico sulla base delle indicazioni fissate dall’autorità Arera dell’energia: il sito è accessibile all’indirizzo www.prezzoenergia.it e consente al consumatore di visualizzare e confrontare le offerte.
Offerte a confronto
Il Sole24Ore ha chiesto all’analista Arnaldo Ferrari Nasi, della società milanese di studi di mercato Remtene, di confrontare i prezzi offerti dalle offerte placet, vale a dire le proposte commerciali rivolte ai clienti domestici e alle piccole e medie imprese che contengono un prezzo determinato dal venditore ma con condizioni contrattuali e struttura di prezzo definite dall’autorità dell’energia Arera. Se nel settore placet da marzo ci sono 25 aziende, meno di una quindicina oggi ha un’offerta placet completa per tutte le tipologie.
Sono state confrontate solamente le aziende energetiche che oggi hanno l’offerta placet completa, poiché molte limitano questa offerta a sole alcune categorie; altre compagnie si aggiungeranno in futuro. Per ogni offerta è stata calcolata la spesa annua stimata del solo costo dell’energia (dato che il resto delle componenti fiscali e parafiscali è per tutti uguale) su un consumo standard stimato di 2.700 chilowattora l’anno per la corrente elettrica e di 1.400 metri cubi l’anno per il gas. Il prezzo multiorario è stato ponderato per il consumo standard delle fasce in modo da poterlo riferire a un unico valore. Al prezzo dell’energia, così calcolato, è stata aggiunta la quota annuale fissa (P-Fix) applicata e differente per ogni fornitore.
«Ne emerge che due sono le voci rilevanti della competizione — osserva Arnaldo Ferrari Nasi di Remtene — e cioè il prezzo frontale dell’energia che viene dichiarato al consumatore e la meno evidente quota fissa annuale P-Fix. Sono le due voci di competizione, alcuni dichiarano di abbassare il prezzo frontale dell’energia per ricuperare il margine lavorando sui valori del P-Fix».
Come competono le aziende energetiche
Dal confronto emerge che la maggior parte delle aziende energetiche spinge una maggiore competizione sul mercato “luce”, mentre il mercato “gas” è meno competitivo. In generale la struttura commerciale e di prezzo delle offerte si assomiglia molto. La maggior parte delle aziende cerca di evitare l’eccesso di competizione con i concorrenti e preferisce puntare soprattutto sull’efficacia delle campagne pubblicitarie, sulla consuetudine dei consumatori per le “municipalizzate” con un forte rapporto locale, sui tormenti dei centralini telefonici che chiamano senza pietà.
Invece politiche spiccate di prezzo sono quelle di Sorgenia, che ha una strategia aggressiva di riconquista della clientela, e al contrario Eviva ha preferito una collocazione nel segmento ad alto valore, tenendo però un profilo più competitivo per mercato elettrico per le imprese. Eni ed Estra hanno un’offerta un po’ più aggressiva per il mercato del gas. Illumia punta sul segmento business, Green Network predilige le famiglie.
La tabella qui sopra, completata dal centro di studi di mercato Remtene su indicazione del Sole24Ore, pubblica le rilevazioni del
- solo prezzo energia (compresa la quota fissa P-Fix, esclusi oneri, tasse, addizionali e altre voci fiscali e parafiscali)
- disponibili sul segmento placet
- proposte dalle sole compagnie che nel mese di giugno offrivano la gamma completa di contratti placet
- (luce e gas, famiglie e imprese, contratti a prezzo fisso e a prezzo variabile, contratti uniorari e multiorari)
- espressi in euro l’anno
- calcolati su un consumatore-tipo con di consumi 2.700 chilowattora l’anno per la corrente elettrica e di 1.400 metri cubi l’anno per il gas
- su un profilo di consumo in cui il prezzo multiorario è stato ponderato per il consumo standard delle fasce in modo da poterlo riferire a un unico valore.
Quindi le cifre riportate sono solamente indicative e servono per fare i confronti di posizionamento tariffario.
Spostamenti aggregati
I prezzi, per quanto differenti, risultano correlati; se un’azienda energetica rincara i prezzi su un segmento, anche altri concorrenti lo fanno e al contrario quando un trader ribassa anche altri lo seguono. I maggiori raggruppamenti sono nelle offerte luce business (per le quali offerte si caratterizza Illumia), offerte luce famiglie (per le quali offerte si caratterizza Green Network);
offerte gas (business e famiglie), con Eni maggiormente sulle famiglie ed Estra sul business.
Il confronto sul prezzo
Edison è generalmente competitiva nel mercato delle imprese, sia per luce sia per il gas. Iberdrola, Illumia, in parte Iren ed Edison, hanno prezzi interessanti sulla luce per le imprese. Per il segmento delle famiglie oltre a Sorgenia sono tra i più convenienti A2a, Edison e in parte Estra sul mercato gas; Edison, Iberdrola e in parte A2a per la luce. Al contrario sono più orgogliosi i prezzi di Eviva, di Illumia nel gas, dell’Eni nella luce per il segmento imprese, di Estra nella luce per le famiglie nel prezzo a tariffa fissa.
Le politiche di prezzo della maggior parte delle compagnie si concentrano attorno alla posizione del leader del mercato elettrico, l’Enel, ma per esempio l’Engie (che già con altre società energetiche aveva partecipato all’esperimento del contratto “tutela-simile” proposto l’anno scorso dall’Arera) si è collocata ora sul placet con «prezzi convenienti e trasparenti — afferma Engie — sia per la luce che per il gas (offerte fisse e indicizzate), tutte completamente green senza costi aggiuntivi».
Il portale
Da alcuni giorni famiglie e piccole imprese possono cercare online l’offerta di elettricità e gas più adatta con il portale di comparazione indipendente dai venditori realizzato dal Gestore del sistema informativo integrato in base alle disposizioni dell’autorità dell’energia Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).
Il portale www.prezzoenergia.it entro la fine dell’anno comprenderà tutte le offerte di elettricità e gas e non solamente quelle placet. Il consumatore può collegarsi con qualsiasi dispositivo (smartphone, tablet o pc) per scegliere il tipo di fornitura (energia elettrica, gas o entrambi). Deve indicare il profilo di consumo e a regime ci sarà un simulatore che consentirà di stimare i consumi e di interpretare il modo in cui usiamo l’energia. Inoltre il consumatore deve indicare se vuole un contratto a prezzo fisso o variabile. Così si vedono le offerte disponibili, con eventuali sconti, ordinate e filtrate in base alle preferenze.
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