LONDRA
La Gran Bretagna segue l'esempio dell'Italia, all'avanguardia nella produzione e utilizzo della bioplastica. La catena di
supermercati britannica Co-op ha annunciato di avere scelto la società italiana Novamont come fornitore unico di sacchetti
biodegradabili in bioplastica. L'ordine iniziale è di 60 milioni di sacchetti, pari a 340 tonnellate, che verranno distribuiti
nei 1.400 punti vendita Co-op nel Paese, ma entro tre anni salirà a 180 milioni di buste, pari a mille tonnellate, l'1% della
produzione annuale di bioplastica di Novamont.
Co-op è la prima catena di supermercati britannici a sostituire i tradizionali sacchetti di plastica monouso con i sacchetti biodegradabili a doppio uso, utilizzabili per la spesa e poi a casa per i rifiuti organici compostabili. La commessa fa parte della nuova strategia etica avviata dal gruppo, che intende bandire l'uso di plastica non riciclabile e ridurre il packaging in plastica, eliminando del tutto i materiali difficili da riciclare come la plastica nera.
Co-op ha chiesto il sostegno di Novamont nella comunicazione e sensibilizzazione dei consumatori a riciclare i rifiuti alimentari, dato che l'impresa italiana già da tempo fornisce sacchetti biodegradabili ad altre catene di supermercati in Europa. “In Novamont, Co-op ha trovato un partner rinomato per la qualità della bioplastica Mater-Bi e con grande esperienza nel fornire sacchetti compostabili ceritificati a molti gruppi globali,” ha detto Iain Ferguson, responsabile dell'Ambiente di Co-op.
Novamont, che ha sede a Novara e uffici commerciali in Germania, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti, è leader mondiale nel settore delle bioplastiche. L'azienda ha un portafoglio di mille brevetti e il fatturato globale 2017 è stato di 195 milioni di euro.
«Novamont è stata fondata sui principi della bioeconomia circolare, della rigenerazione industriale di aree locali e della produzione di materiali di origine vegetale e compostabili alternativi alla plastica tradizionale derivata da fonti fossili, - ha detto Catia Bastioli, Ceo di Novamont. – Questa iniziativa di Co-op prevede una forte adesione da parte delle principali regioni del Regno Unito, come Greater Manchester, per contribuire alla realizzazione di un sistema di raccolta e gestione dei rifiuti organici che trasforma i rifiuti domestici in una risorsa attraverso il compostaggio industriale e domestico, come già avviene in città come Milano, Copenhagen, Ginevra, Parigi, New York e San Francisco».
La Gran Bretagna ha cercato con successo di limitare l'utilizzo dei sacchetti di plastica in negozi e supermercati, imponendo una tassa di 5p a sacchetto che ha ridotto l'uso dell'84% in tre anni, ma è ancora indietro rispetto all'Italia nell'utilizzo di sacchetti compostabili.
© Riproduzione riservata