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Lutto per la maison Ferragamo, muore Wanda, moglie del fondatore

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Lutto per la maison Ferragamo, muore Wanda, moglie del fondatore

Wanda Ferragamo
Wanda Ferragamo

La maison Ferragamo perde il faro che ha indicato la rotta per moltissimi anni: è morta nel pomeriggio di oggi, 19 ottobre, Wanda Miletti Ferragamo, 96 anni (ne avrebbe compiuti 97 il 23 dicembre), moglie del fondatore della maison di moda, Salvatore, di cui era rimasta vedova nel 1960 con sei figli. È stata una delle prime donne imprenditrici in Italia alla guida di uno dei marchi più prestigiosi del made in Italy. Negli ultimi anni era presidente onoraria della maison di moda presieduta dal figlio più grande, Ferruccio.

La notizia della morte è stata data proprio da lui attraverso un messaggio alla scuola di moda fiorentina Polimoda, di cui è presidente e dove era atteso per i festeggiamenti della nuova sede in apertura alla ex Manifattura Tabacchi.
Dotata di grande carattere e determinazione, Wanda Ferragamo è stata il collante della grande famiglia Ferragamo. «Una grande donna – la ricorda Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine dopo essere stato per tre anni direttore del personale della Salvatore Ferragamo - una grande madre, una grande imprenditrice, piena di saggezza».

«Ha avuto una grande vita - aggiunge Napoleone - ed è stata un esempio pazzesco per tutti». La morte di Wanda Ferragamo apre scenari nuovi per la maison, quotata in Borsa e da tempo al centro di voci su possibili aggregazioni o vendita da parte della famiglia che detiene la quota di maggioranza. Ferruccio Ferragamo ha in più occasioni ribadito che «l’azienda non è in vendita» e che la famiglia intende continuare la straordinaria avventura avviata dal padre Salvatore, partito dall'Irpinia per emigrare in California nel 1915 e diventato in pochi anni il «calzolaio delle stelle» che realizzava le scarpe a tutte le dive di Hollywood. Quando nel 1927 Salvatore decise di tornare in Italia, scelse Firenze che in quel momento era la patria delle arti e dell'artigianato. E quando morì, nel 1960 lasciando sei figli, la moglie Wanda – che non si era mai occupata dell'azienda di scarpe – si rimboccò le maniche e prese il timone. Facendone uno dei brand più prestigiosi del made in Italy.

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