Economia

Pon Metro, De Magistris: Napoli primo Comune italiano per spesa…

  • Abbonati
  • Accedi
città metropolitane

Pon Metro, De Magistris: Napoli primo Comune italiano per spesa già realizzata

Nonostante sia in stato di predissesto e da anni in grave crisi economica, il Comune di Napoli è riuscita a spendere una delle poche risorse finanziarie che gli rimangono: i finanziamenti del Programma Pon Città metropolitane che attinge al Fondo europeo per lo sviluppo regionale. Per il 2018, il valore delle dichiarazioni di spesa presentate all'autorità di gestione del Programma Operativo Nazionale Città metropolitane 2014-2020 ammonta infatti a 21,7 milioni di euro, ben al di sopra del target prefissato.

Una cifra che mette Napoli in cima alla classifica della spesa già realizzata dalle 14 città metropolitane del programma. A seguire, tra le prime, altre città del Sud, come Bari (19,3 mln), Catania (16 mln) e Messina (14,6 mln).

Soddisfatto del risultato raggiunto il sindaco Luigi de Magistris guarda con ottimismo al 2019, almeno per le ricadute dei fondi Pon Metro, annunciando un anno di svolta per i trasporti pubblici a Napoli. Dopo l’entrata in funzione, a fine 2018, di 60 nuovi bus finanziati dalla Ue (dotati di aria condizionata, geolocalizzazione, pedana per disabili e sistemi di videosorveglianza) de Magistris prevede anche progressi rilevanti anche per la metropolitana cittadina, per la quale però è in atto una corsa contro il tempo per scongiurare il rischio di revoca dei finanziamenti europei veicolati attraverso il Programma operativo della regione Campania. A dicembre dovrebbero arrivare «dopo quarant'anni di attesa» i nuovi treni per la linea 1, grazie a uno stanziamento da 100 milioni di euro, ed entro l'anno dovrebbe essere inaugurata anche la linea 6, che collegherà il centro con l'area occidentale della città. Ma per le regole europee le opere relative alle due infrastrutture dovrebbero essere pienamente funzionanti entro fine marzo.

© Riproduzione riservata

commissione europea logo Progetto realizzato con il contributo finanziario della Commissione europea. Dei contenuti editoriali sono responsabili esclusivamente gli autori e il Gruppo 24 Ore