Economia

Industria alimentare, i sindacati chiedono 205 euro di aumento

  • Abbonati
  • Accedi
Servizio |la piattaforma del ccnl

Industria alimentare, i sindacati chiedono 205 euro di aumento

Aumento da 205 euro a parametro intermedio e poi più formazione, welfare, sicurezza e organizzazione del lavoro. Ruotano attorno a questi assi le richieste che le segreterie generali di Fai, Flai e Uila, sindacati di settore espressione di Cgil, Cisl e Uil, hanno inserito all’interno delle bozze di piattaforma per i nuovi contratti nazionali dell’industria e della cooperazione alimentare dai quali dipendono le sorti di 450mila lavoratori. I testi, approvati il 15 febbraio a Roma dai consigli nazionali del sindacato, passeranno adesso al vaglio delle assemblee per essere poi varate definitivamente a maggio e trasmesse alle controparti.

Le segreterie di Fai, Flai e Uila al tavolo per l’approvazione della bozza di piattaforma

Richiesta da 205 euro sul quadriennio
«Il settore alimentare - scrivono in piattaforma i segretari di Flai Ivana Galli, Fai Onofrio Rota e Uila Stefano Mantegazza - già nel 2011, è uscito dalla congiuntura che dal 2008 ha segnato l’economia globale e quella del nostro Paese. Un trend positivo che ha portato il valore aggiunto del settore, negli ultimi anni, a superare di 6 punti percentuali i livelli precrisi, consolidando così una ripresa delle produzioni e del mercato che continua tutt’oggi». In quanto a giro d’affari il comparto «ha fatto segnare il miglior risultato negli ultimi dieci anni, raggiungendo ricavi per 140 miliardi». Le richieste economiche si muovono di conseguenza: «Aumento salariale pari a 205 euro (a parametro 137) per il prossimo quadriennio». A cui si aggiungono 22 euro mensili per implementare le tutele di welfare.

Diritto alla disconnessione e comunità di sito
A livello normativo, le piattaforme di industria e cooperazione alimentare insistono anche sull’introduzione del diritto soggettivo alla formazione con otto ore obbligatorie a essa dedicate. In materia di welfare, si chiede di rafforzare il sistema della bilateralità e la partecipazione dei lavoratori nei processi decisionali, oltre a un rafforzamento delle tutele per la genitorialità (16 ore di permesso retribuito per l’assistenza ai figli in malattia e 15 giorni per il padre in occasione della nascita del figlio). Si insiste quindi sulla sicurezza, con la previsione di una intera giornata dedicata al tema. E poi temi innovativi come il diritto alla disconnessione per telelavoro e smart working e riduzione dell’orario di lavoro, nonché adeguamento del sistema classificatorio alle nuove mansioni. Cambia anche il lessico nella piattaforma di Fai, Flai e Uila: fa il proprio debutto l’espressione «comunità di sito», ambito nel quale devono essere garantite pari tutele contrattuali a tutti i lavoratori.

© Riproduzione riservata