Quando a inizio anno le azioni di Apple sono precipitate, trascinate dal crollo di vendite di iPhone in Cina, molti analisti hanno accusato la casa di Cupertino di essere poco innovativa. Un tiro al bersaglio a tratti ingeneroso, per un’azienda che negli ultimi dieci anni ha prodotto innovazione in quantità industriale, tanto da diventare la regina di Wall Street, abbattendo per prima il muro dei mille miliardi di capitalizzazione. Ora un’altra doccia fredda arriva da FastCompany, e dalla tradizionale classifica delle aziende più innovative. In questa graduatoria del 2019, Apple perde lo scettro che deteneva da anni.
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Ma c’è di più: scivola addirittura al di sotto della top ten (al diciassettesimo posto). FastCompany, come ogni anno, ha messo in fila le 50 aziende più innovative. Una classifica che tiene conto dell’impatto innovativo che ogni singola compagnia è riuscita ad avere sull’industria nel corso dei 12 mesi precedenti.
Primo posto cinese
Ma chi ha rubato il primo posto ad Apple? In vetta alla classifica 2019 svetta la cinese Meituan Dianping, azienda tech che
propone app per la prenotazione di servizi (dal cibo agli hotel, dai ristoranti al cinema). Una big company a tutti gli effetti
che nel corso del 2018 ha visto transitare sull’app 33,8 miliardi di dollari, fra 350milioni di persone in 28mila città diverse.
È asiatica anche la seconda in classifica, ovvero Grab, azienda nata nel 2012 a Singapore che offre servizi di «ride hailing»
e logistica attraverso applicazioni per device mobili in molti paesi del Sudest asiatico. Terzo gradino del podio per la Nba.
La lega del basket americano è stata molto apprezzata per gli sforzi fatti in ottica streaming ed esports. Nella top ten trovano
posto anche The Walt Disney Company, Square e Twitch. Quindicesima piazza per Alibaba Group. Diciannovesimo, invece, per Domino’s
(quella della pizza) che nel 2018 ha fatto il 60% degli ordini in digitale.
La rivincita di Apple sta nell’A12
Tornando a Apple, va detto che la casa di Cupertino una piccola rivincita se la prende al capitolo hardware. Il suo A12 Bionic,
il processore a 7 nanometri cuore degli iPhone XS, XS Max e XR, è celebrato come il migliore di sempre. «Il prodotto più impressionante
di Apple del 2018 non è stato né un telefono, tanto meno un tablet, ma un chip: l’A12 Bionic», ha scritto Harry McCracken,
Technology Editor di Fast Company. «In un momento in cui è sempre più difficile indurre i consumatori ad aggiornare i propri
dispositivi, come dimostrato dalla decisione di gennaio di Apple di tagliare la produzione di iPhone a causa delle vendite,
l’innovativo design dei chip posiziona l’azienda in una posizione favorevole per creare un’intera nuova generazione di esperienze
irresistibili». Parole che hanno un significato ben preciso: l’A12 Bionic ha tenuto a galla Apple, nel 2018, in fatto di innovazione.
E se l’azienda di Cupertino è ancora nella classifica di FastCompany lo deve proprio al suo potente processore. Molto interessante,
a questo punto, capire cosa potrà succedere nella classifica del prossimo anno. Il 2019, del resto, sarà l’anno degli smartphone
5G e con display pieghevole (ne è prova Samsung, che ha appena presentato un interessantissimo Galaxy Fold). Questi due trend
entreranno con forza nel grado di innovazione delle aziende nel corso dei prossimi mesi. E Apple (ma non solo lei) è chiamata
alla prova del nove.
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