Economia

Renco: asse con Simest per costruire una centrale elettrica in Armenia

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Renco: asse con Simest per costruire una centrale elettrica in Armenia

Il punto di approdo finale è la costruzione di una centrale elettrica a Yerevan in Armenia, il più grande intervento “green field” in project finance della storia del paese oltre che un tassello strategico per soddisfare il fabbisogno energetico dell'ex Repubblica sovietica, intenzionata a ridurre la sua eccessiva dipendenza dai combustibili importati. A promuoverlo, in collaborazione con il governo armeno, è Renco, gruppo pesarese attivo come general contractor nei settori dell'energy oil&gas e infrastrutture civili e industriali, che ha annunciato i contorni del progetto in partnership pubblico-privata e che, a monte, ha stretto un asse con Simest, la società che insieme a Sace costituisce il polo dell'export e dell'internazionalizzazione del gruppo Cdp.

Doppio step per il progetto
La struttura del progetto è la seguente: Simest, come da mission, ha affiancato il gruppo guidato Giovanni Rubini nel suo percorso di espansione internazionale supportandola su questo tassello che beneficia del sostegno governativo. In particolare, la controllata di Sace ha messo in pista un investimento in equity da 12,5 milioni di dollari che le ha consentito così di entrare, al 22,3 per cento, in Renco Power Cjsc, la newco di diritto armeno del gruppo pesarese che, a sua volta, deterrà il 60% di Amrpower Cisc, la società alla quale farà capo la proprietà e la gestione della centrale elettrica a ciclo combinato da 253 megawatt a Yerevan. Il restante 40% sarà invece in mano a Siemens Project Venture (che fornirà le apparecchiature principali).

Per Renco in arrivo un finanziamento da 160 milioni di dollari
L’intero progetto vale quasi 260 milioni di dollari (circa 230 milioni di euro ai cambi correnti). E Renco ha già chiuso l'iter per ottenere un finanziamento da 160 milioni di dollari che sarà erogato da un pull costituito da Asian Development Bank, Deg (gruppo KfW) e Ofid (Fondo Opec) sotto il coordinamento dell'International Finance Corporation (gruppo Banca Mondiale). Il gruppo pesarese, oltre a esercitare il ruolo di sviluppatore e co-finanziatore del progetto, sarà impegnato in qualità di Epc Finance ed Epc Contractor nella realizzazione dell'intera opera.

I due ceo Rubini e Ricci: nuova prova dell’eccellenza italiana
«È un lavoro di preparazione durato alcuni anni e arrivato ora alla fase di realizzazione - ha commentato il ceo di Renco Rubini -. Per questo intendo ringraziare tutte le istituzioni armene e tutti i soggetti pubblici che si occupano di produzione e distribuzione di energia nel paese e, in particolare, Gazprom Armenia per la collaborazione profusa alla riuscita del progetto». «Siamo orgogliosi di aver sostenuto nuovamente un’eccellenza italiana», gli ha fatto eco Alessandra Ricci, ceo di Simest, che ha poi ricordato come il polo targato Cdp sia intervenuto più volte a favore del gruppo pesarese, fornendo garanzie per l'aggiudicazione di commesse in diversi mercati, dall’Armenia all'Albania.

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