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La viticoltura eroica di Hofstätter, tra i masi dell’Alto Adige…

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La viticoltura eroica di Hofstätter, tra i masi dell’Alto Adige e del Trentino

Cantina altoatesina Hofstätter
Cantina altoatesina Hofstätter

La cantina altoatesina Hofstätter rilancia sul Trentino. Sta per essere annunciata l'acquisizione di altri 4,5 ettari di Maso Michei a 823 metri di altitudine al confine tra il Trentino e il Parco naturale dei Monti Lessini, in Veneto. Un'operazione che chiude il cerchio aperto nel 2017 quando nella stessa area furono rilevati i primi 8,5 ettari. Ora questa seconda tranche porterà i vigneti nella zona di Maso Michei a quota 13, e le superfici complessive aziendali a sfiorare quota 68 ettari (13 in Trentino, 50 in Alto Adige e 4,7 in Germania dove nel 2014 fu rilevata l'azienda “Dr. Fischer”).

Hofstätter, specializzato in viticoltura “eroica” con pendenze fino al 60% ha una produzione suddivisa in sei differenti Masi tra Alto Adige e Trentino. «Lavorare queste vigne è un gesto eroico - spiega il titolare Martin Foradori Hofstätter -. La potatura avviene con temperature rigide, con i piedi talvolta immersi in 30 e oltre centimetri di neve. La vendemmia e le altre operazioni avvengono esclusivamente a mano, inerpicandosi lungo versanti ripidi».

Dai suoi vigneti si realizzano i prodotti di punta Gewürztraminer e Pinot nero ma anche Lagrein, Müller Thurgau e Sauvignon (questi ultimi soprattutto a Maso Michei in Trentino) oltre poi ai Riesling realizzati sulle sponde del fiume Saar in Germania. Tutte etichette che sono poi differenziate in vari cru (denominati “vigna”) o “signature wines” come il Joseph Hofstätter.

L'azienda guidata da Martin Foradori Hofstätter continua quindi a investire fuori della zona d'origine ma poi segue una sorta di “sovranismo” commerciale: il 90% delle 850mila bottiglie prodotte (per un giro d'affari 2018 di 9,44 milioni di euro) sono infatti vendute in Italia. «Il punto – spiega Foradori Hofstätter – è che negli ultimi tre anni la quota di export è calata soprattutto a causa del cambio di importatore negli Stati Uniti. Un cambio che spesso è laborioso e prima che si stabilizzi il nuovo assetto occorrono almeno due anni. Fortunatamente però la flessione all'estero è stata più che compensata dal mercato nazionale dove abbiamo una rete di vendita capillare e affidabile e che copre tutte le regioni da Nord a Sud».

I vini di Hofstätter sono diretti quasi esclusivamente al canale Horeca in particolare nelle grandi città come Milano e Roma. «Vantiamo ottimi numeri in tutte le città lombarde – conclude Foradori Hofstätter – ma devo dire che sta mettendo in mostra numeri insospettabili anche Palermo».

Infine la rete di vendita capillare ha avuto anche un ruolo di primo piano nel «favorire l'integrazione dei Riesling prodotti in Germania – conclude il titolare – nel nostro portafoglio prodotti. Un risultato tutt'altro che scontato, perché i Riesling sono vini particolari e che in Italia sono ancora poco conosciuti».

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