Una competizione che mira a consolidare un link virtuoso tra formazione e impresa e scoprire i giovani talenti della meccatronica e dell'Industria 4.0, in un'area come il NordEst che nei prossimi tre anni (2019-2021) metterà a disposizione 22mila posti di lavoro nella meccanica: ingegneri, progettisti, tecnici della gestione processi produttivi, conduttori di impianti. Figure professionali che in un caso su tre saranno introvabili, vista l'offerta formativa che è carente soprattutto per le competenze tecnico-scientifiche medio alte.
Il Gruppo Metalmeccanico di Assindustria Venetocentro ha mobilitato tutti gli Istituti tecnici e professionali delle province
di Padova e Treviso per la quinta “Olimpiade dei Talenti Meccatronici”, nata per mettere alla prova le competenze dei ragazzi
delle classi 4^ e 5^ degli Istituti tecnologici e professionali e 3^ dei Centri di formazione professionale nel vivo delle
aziende.
In gara 34 team con 136 studenti di 18 Istituti tecnici e professionali delle province di Padova e Treviso. Istituti tecnologici
e professionali a indirizzo meccanico e meccatronico, elettrico ed elettronico e Centri di formazione professionale (Cfp).
Teatro della competizione che si è svolta oggi, venerdì 12 aprile, è un'eccellenza meccanica del territorio come ZF Padova
di Selvazzano Dentro, leader nei sistemi di propulsione e componenti per tutti i tipi di imbarcazioni, parte della multinazionale
tedesca ZF. Un appuntamento che è diventato best practice nazionale, sottolineata dalla partecipazione del Presidente di Ucimu
Massimo Carboniero e del direttore generale di Federmeccanica, Stefano Franchi. I numeri parlano di risultati concreti: il
Veneto, con il 65,7%, è al primo posto per indice di occupazione dei periti.
Nei prossimi tre anni (2019-2021) i settori “core” del Made in Italy, sempre più a trazione 4.0, avranno bisogno in Italia
di 193mila super-tecnici (fonte: Confindustria su dati Istat-Unioncamere). Solo la meccanica metterà a disposizione 68mila
posti di lavoro nel triennio. Il Nord Est (con il Nord Ovest) fa la parte del leone con un fabbisogno del 32,8%, pari a 22mila
300 posti di lavoro nella meccanica: ingegneri, progettisti, tecnici della gestione processi produttivi, conduttori impianti.
Figure professionali che in 1 caso su 3 saranno introvabili, vista l'offerta formativa che è carente soprattutto per le competenze
tecnico-scientifiche medio-alte.
Dopo la prova teorica su sicurezza, disegno tecnico, processo produttivo, controllo numerico e lean manufacturing, i ragazzi
si sono cimentati nella prova esperienziale con l'analisi di un componente prodotto da ZF e del suo processo produttivo. Infine
la terza e ultima prova con la presentazione delle proposte progettuali degli 11 team finalisti alla giuria di imprenditori
e tecnici. Alla fine il verdetto ha premiato l'Istituto Giorgi Fermi di Treviso nella categoria dell'istruzione tecnica. Nella
categoria istruzione professionale ha vinto l'Istituto Galilei di e il Cfp Enaip di Padova ha prevalso nella categoria formazione
professionale.
«L'impresa del futuro ha fame di talento, ma per far venire fuori quello dei giovani c'è bisogno di una formazione aperta
all'industria, innovativa, duale - dichiara Mario Ravagnan, presidente Gruppo Metalmeccanico di Assindustria Venetocentro
- Oggi 136 ragazzi hanno toccato con mano quell'Industria 4.0 di cui sentono tanto parlare. Ne hanno visto spazi, tecnologie,
persone, processi. L'obiettivo è integrare la loro formazione scolastica e orientarli al mondo del lavoro e dell'impresa che
ha bisogno di profili qualificati e può offrire un ambito di realizzazione che ragazzi e famiglie non immaginano. Come imprese
sentiamo tutta la responsabilità di aprirci ai giovani».
E per Antonella Candiotto, vicepresidente di Assindustria Venetocentro per le Relazioni sindacali, Sicurezza e Ambiente «i giovani hanno dimostrato competenza e passione per la cultura tecnica declinata trasversalmente sulla progressiva digitalizzazione dei processi produttivi e dell'innovazione tecnologica ma anche di quelli gestionali, commerciali e del marketing nella relazione continua con i clienti. È un approccio nuovo, che supera le tradizionali specializzazioni e che deve diventare parte della formazione dei futuri esperti della meccanica avanzata fin dai banchi di scuola ». L'ultima legge di bilancio ha ridotto in maniera consistente le ore di alternanza scuola lavoro; «Secondo il 60% delle nostre imprese lo strumento così non è più efficace per consentire agli studenti di acquisire una formazione adeguata alle esigenze del mondo del lavoro – dice Stefano Franchi - Noi siamo i primi a volere un'alternanza di qualità, ma in questo caso la qualità coincide con la quantità. Per comprendere le nuove tecnologie che si evolvono continuamente è infatti necessaria una vicinanza costante tra studenti e aziende. Servono quindi nuove norme ma anche una nuova cultura. L'immagine delle nostre imprese è ancora troppo spesso “stereotipata”, insita di pregiudizi. Fabbrica oggi significa innovazione, tecnologia e bellezza».
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