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Air Italy, tregua di Pasqua con Alitalia sul “caso Olbia”

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Air Italy, tregua di Pasqua con Alitalia sul “caso Olbia”

Tregua armata sino al 5 maggio sull'aeroporto di Olbia. Nei prossimi giorni dallo scalo della Sardegna nord orientale viaggeranno, sulle rotte per Milano e Roma, sia gli aerei di Air Italy sia quelli di Alitalia. La decisione è arrivata al termine del lungo incontro che si è svolto al ministero delle Infrastrutture e trasporti tra il presidente della Regione Christian Solinas, il sottosegretario Armando Siri e i rappresentanti delle compagnie aeree. «Abbiamo riaperto il dialogo con i vettori aerei ed individuato un percorso per assicurare il diritto alla mobilità sulle rotte da e per Olbia in regime di continuità territoriale - fa sapere il presidente della Regione - e scongiurare i paventati licenziamenti in attesa di una definizione più puntuale dei ruoli operativi dei due vettori».

L'obiettivo dell'incontro, sollecitato dal governatore sardo era quello di trovare una mediazione tra le due compagnie e salvaguardare servizi e occupazione anche in previsione dell'imminente ponte pasquale. A originare la vertenza, la continuità territoriale sullo scalo di Olbia. Vicenda nata con la chiusura del bando per la continuità territoriale dallo scalo gallurese, ossia la norma che assegna con un bando le rotte in via esclusiva e dietro compensazione economica, le tratte per Milano e Roma alla compagnia che garantisce il servizio a tariffe calmierate. Proprio qui nasce il caso. Alitalia vince il bando, ma Air italy (che sfrutta un'opzione prevista dal bando) rientra in gioco rinunciando alle compensazioni economiche. Anche Alitalia rinuncia alle compensazioni. Per tutta risposta arriva la decisione di Air Italy che annuncia il ritiro dalla base di Olbia. Dichiarazione che fa scattare la mobilitazione dei 550 lavoratori impiegati nello scalo gallurese e preoccupati per il proprio futuro. Seguono le mediazioni istituzionali con il governatore, prima a Cagliari poi al Mit.

«Ci siamo trovati a gestire a pochi giorni dal passaggio di consegne con il presidente Pigliaru, avvenuta il 22 marzo, una grave emergenza che deriva da cinque anni di gestione approssimativa del sistema dei trasporti - fa sapere Solinas - , i cui danni, con i conseguenti rischi sull'operatività dei voli e la chiusura della base di Olbia stiamo cercando di scongiurareanche grazie all'impegno del Governo che ha apprezzato la credibilità e la correttezza delle azioni da noi messe in campo con assoluta tempestività». Entro il 5 maggio le due compagnie dovranno predisporre un accordo più dettagliato su cui, chiarisce il governatore, «Regione e ministero continueranno a vigilare».

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In attesa dei nuovi incontri resta però da risolvere la questione contingente, legata cioè alle prenotazioni dei voli. «Siamo tutti impegnati, in queste ore, a limitare i disagi per le migliaia di passeggeri che hanno prenotato voli per il periodo pasquale e rischiavano di restare completamente a terra per il grande pasticcio che abbiamo ereditato - prosegue ancora Solinas -. Al momento permangono alcune criticità per i giorni di massima intensità del traffico aereo, nei quali la riprotezione di tutti i passeggeri da Roma e Milano verso Olbia è condizionata al materiale riposizionamento di ulteriori aeromobili, sul quale attualmente stanno lavorando i gruppi tecnici delle due compagnie». Non si fa attendere la replica delle organizzazioni sindacali che parlano di «problema solamente rinviato. È necessario che si trovino soluzioni immediate per evitare disagi a chi ha prenotato per questi giorni, ma allo stesso tempo che si trovi una soluzione per il futuro».

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