Nuove uscite in vista dal mondo del credito che comincia ad avvalersi strutturalmente delle nuove previsioni pensionistiche.
Dopo Ubi, Bnl e Banco Bpm arriva anche l’accordo di Intesa Sanpaolo su Quota 100 incentivata. L’altra notte il gruppo e
i sindacati (Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin Falcri Silcea) hanno siglato un accordo che prevede ulteriori 600
uscite con il Fondo di Solidarietà e mille uscite volontarie per pensionamento dopo le modifiche legislative in materia previdenziale
(quota 100 e opzione donna), oltre a 150 nuove assunzioni a tempo indeterminato.
Nel dettaglio l’accodo riapre i termini per la richiesta di accesso al Fondo di Solidarietà per 600 bancari del gruppo che raggiungeranno i requisiti pensionistici AGO entro il 31 dicembre 2023 secondo la normativa attuale.
Chi invece maturerà il diritto alla pensione entro il 30 giugno 2020 potrà richiedere, entro il 21 giugno 2019, il pensionamento
volontario incentivato con una somma equivalente all’indennità di mancato preavviso previsto dal contratto collettivo nazionale
di lavoro ossia due mesi per le aree professionali e 4 mesi per i quadri direttivi. In aggiunta è previsto anche un
premio di tempestività di 2 mensilità se la domanda arriverà entro il 14 giugno.
Chi aderirà volontariamente alla cosiddetta “quota 100”, entro il 21 giugno 2019, potrà risolvere il rapporto di lavoro con
l’indennità di mancato preavviso prevista dal contratto o una maggiorazione dell’1,5% della RAL a partire dal 7° fino al 18°
mese di differenza tra il mese di cessazione ed il primo requisito tra la pensione anticipata e la pensione di vecchiaia e
del 2% della RAL a partire dal 19° mese. La somma degli incentivi non potrà eccedere il 75% della RAL.
L’accordo integra quelli di ottobre 2017 e dicembre 2017 recependo le novità della disciplina normativa in materia pensionistica (quota 100, opzione donna ed abolizione aspettativa di vita) e risponde, sempre su base esclusivamente volontaria, alle richieste dei colleghi che erano rimasti esclusi dal precedente accordo ma che, ai sensi delle nuove normative, ora maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2023. Pur essendo un accordo integrativo rispetto ai precedenti sono state previste anche 150 assunzioni a tempo indeterminato .
© Riproduzione riservata