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Dossier | N. 77 articoli Osservatorio sui finanziamenti europei

Fondi europei: la spesa in Calabria rispetta i tempi, ancora effetti modesti sull’economia reale

L'Europa potrà assegnare alla Calabria la riserva d'efficacia: 143 milioni di euro in più per le performances raggiunte su ogni asse del Programma operativo regionale (Por) registrate entro maggio 2019.

Oltre il target di spesa
Se n'è parlato a Lamezia Terme in occasione di un incontro su investimenti sviluppo e occupazione, sotto lo slogan “la Calabria cambia passo” per evidenziare come la regione abbia invertito il trend negativo delle precedenti programmazioni: due anni di ritardi accumulati su quella 2007-2013, a cominciare dalle “condizionalità ex ante” previste dagli accordi con la Commissione europea, non soddisfatte. «Ma il tempo perduto è stato ampiamente recuperato», dichiara Francesco Russo, vicepresidente della giunta regionale. La spesa certificata supera gli obiettivi di 57 milioni di euro, sfiorando i 420 milioni, il 116% rispetto al target previsto (363 milioni).

I dati di avanzamento del Por
Nel dettaglio, i dati di avanzamento del programma al 31 maggio 2019, registrati sul Sistema locale di monitoraggio della Regione Calabria, indicano l'importo pubblico ammesso di 1,700 miliardi di euro (71,5%), pagamenti per 468 milioni (19,7%), spesa certificata per 436 milioni (18,3%). Quelli trasmessi alla Commissione Europea entro il 31 maggio 2019 (come risulta anche dalla piattaforma Cohesiondata) riportano il dato di 1,461 miliardi di euro (61,4%) per il costo ammissibile totale delle operazioni selezionate e 446 milioni (18,8%) per la spesa totale ammissibile dichiarata dai beneficiari. Invariata la spesa certificata per 436 milioni di euro (18,3%).

Oliverio, «La Calabria non più fanalino di coda»
«Siamo stati abituati a discutere di una regione sempre fanalino di coda nelle programmazioni, a parlare di progetti sponda “retrospettivi”, cioè quelli previsti per evitare la perdita delle risorse - afferma il presidente della Regione Mario Oliverio – Appena mi sono insediato nel dicembre del 2015 ho dovuto farmi carico della chiusura del Por 2007-2013 e dell' impostazione del nuovo. Nonostante tutto, tre anni dopo abbiamo centrato e superato i target di spesa». La Calabria, dunque, si posiziona come la prima regione del Sud e tra le prime tre regioni d'Italia per spesa certificata.

Effetti modesti, risultati tangibili
E se pure gli effetti sull'economia locale risultano complessivamente ancora modesti, molti progetti sono invece realtà significative e alcuni risultati tangibili. Ne è una testimonianza, ad esempio, il caso di Biotecnomed, soggetto gestore del Polo di innovazione Tecnologie della salute realizzato a Catanzaro, con contributi Por Fesr Calabria 2007-2013: mette insieme aziende, università e centri di ricerca del territorio interessati all' innovazione applicata al settore Life Sciences. Quello di Redel che a Reggio Calabria, con Enea e il coordinamento scientifico dell'architetta Consuelo Nava, ha proposto “Pvc Upcycling”, progetto di economia circolare e rifiuti zero (Por Calabria 2014-2020, Ricerca e Sviluppo). O gli straordinari interventi per il recupero, la conservazione dei resti e la fruizione del Parco archeologico di Scolacium, finanziati con fondi strutturali europei.

Attuazione asse per asse
Asse per asse, si intravede la crescita. Tommaso Calabrò, autorità di gestione del Por, analizza i risultati, a partire dal potenziamento del sistema della ricerca e dell'innovazione come motore dello sviluppo regionale e della competitività del territorio: 283 investimenti avviati e 334 imprese sostenute (asse 1). Sono 456 le Pmi supportate nell'ambito dell'asse 3, competitività e attrattività del sistema produttivo: 451 gli investimenti avviati. Centotrentotto gli interventi per la difesa del suolo e il rischio idrogeologico (asse 5). Cinquantuno i Comuni sostenuti per l'adeguamento sismico degli edifici scolastici.

Borse di studio per gli universitari
«Ma la più bella pagina del Por Calabria riguarda l'asse 12, Istruzione e formazione – commenta Calabrò - che ha consentito di erogare le borse di studio al 100% degli universitari aventi diritto, 4758». Testimone della sinergia tra Unical e Regione, il genetista Giuseppe Passarino, delegato del rettore per la Ricerca e il trasferimento tecnologico.

La tramvia di Cosenza non si ferma
A detta dell'assessore regionale ai Trasporti Roberto Musmanno, non ci sono rischi per la realizzazione della tramvia di Cosenza, un'opera da 160 milioni di euro le cui coperture, a partire dal 2006, sono passate da un programma operativo regionale all'altro, con relative modifiche, ora finanziata nel quadro del Por 2014-2020. Dal progetto definitivo a quello esecutivo, sono lievitati i costi: «Ma ci sono le soluzioni tecniche per andare avanti, come quella di considerare l'opera suddivisa in due lotti, tralasciando alcuni interventi minori cui si dovrà trovare copertura successivamente».

Pil, export e occupazione
«La Calabria non è certo il paese di Bengodi, ora non vogliamo dire di aver risolto tutti i problemi - afferma il presidente Oliverio - ma è innegabile un'inversione di trend a beneficio dei territori». Un segnale positivo messo in evidenza anche dai grafici relativi a Pil, export e occupazione: «Con un incremento del prodotto del 2% nel 2017 – spiega il vicepresidente Russo - la Calabria si colloca al primo posto tra le regioni del Mezzogiorno e al quarto in Italia. Anche in relazione al tema dell'occupazione si registra una crescita di più del 2%. Per l'export si sale del 13%, rispetto al dato nazionale che è del 7,6%».

I progetti del Patto per la Calabria
E a che punto sono i 748 progetti del Patto della Calabria ammessi a finanziamento? Il report sullo stato di attuazione è stato elaborato da Giovanni Soda, dirigente del Nucleo regionale di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, a partire dalla delibera Cipe del 2016 (quasi 2 miliardi di euro): gli interventi programmati, che rientrano nelle aree tematiche di infrastrutture (come quelli per il porto di Gioia Tauro, ad esempio, e l' aeroporto di Crotone), ambiente (impiantistica per raccolta differenziata, miglioramento sismico edifici e scuole, bonifiche), sviluppo economico e produttivo (contratti locali di legalità e sicurezza), agricoltura, turismo culture e risorse maturali (industria creativa), occupazione e rafforzamento della pubblica amministrazione, sono in avvio e in corso di progettazione, in affidamento e in corso di esecuzione. Si attendono gli effetti sull'economia reale con 20mila occupati entro il 2021.

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