TOKYO – L’impresa industriale che è diventata un esempio da seguire nel mondo per i sistemi di production management e di miglioramento dei processi ha deciso di offrire la sua vasta esperienza gestionale al settore dell’agricoltura: Toyota Motor ha iniziato ad educare al “kaizen” i contadini giapponesi per farli diventare più produttivi ed efficienti. Il primo costruttore automobilistico nipponico ha firmato nei giorni scorsi due intese.
Un accordo di partnership è stato siglato con la prefettura di Ishikawa, in base al quale da aprile il gruppo inizia a insegnare i principi del kaizen (miglioramento continuo) agli agricoltori locali. Nella sua provincia storica di Aichi (vicino a Nagoya), Toyota ha firmato un vero e proprio accordi di business con due società, Li Fham e NabehachiNousan – per lo sviluppo di «un modello agricolo cutting-edge», basato sull’«Housaku Keikaku», il modello di IT service management per l’agricoltura che sta sviluppando da qualche anno.
Il Governatore di Ishikawa, Masanori Tanimoto, ha sottolineato che lo sviluppo dell’agricoltura ormai dipende non solo dalle esperienze del passato, ma anche da nuove idee. A Ishikawa si produce soprattutto riso, ma anche vegetali e frutta: il settore è in difficoltà a causa dell’invecchiamento e della diminuzione degli addetti, dei costi crescenti e di difficili condizioni di mercato dal punto di vista dei prezzi. Uno dei rimedi a questi fattori, compresa la carenza di manodopera, sta nella ricerca di efficienza.
Toyota può offrire a una serie di cooperative agricole sistemi informatici di supporto cloud-based, che raccolgono un’ampia serie di dati per consentire agli agricoltori di verificare condizioni specifiche e prendere decisioni in tempo reale: dal monitoraggio delle condizioni climatiche ai tempi giusti per applicare fertilizzanti, alla standardizzazione del tempo da impiegare per ciascuna operazione. Le informazioni possono essere scambiate tempestivamente tra gli addetti via smartphone.
Qualche esperimento già effettuato nella provincia è andato bene: alla fattoria Takemoto di Nomi, ad esempio,i profitti sono riusciti ad aumentare nonostante il calo dei prezzi del riso grazie alla riduzione del costo del lavoro e dell’uso eccessivo di erbicidi, oltre che per una gestione oculata di nuove varietà di riso.
Toyota ha inviato “insegnanti” di management preso 26 cooperative agricole in sei prefetture: ora conta di esportare il modello di partnership con Ishikawa ad altre prefetture. L’idea dei responsabili del progetto è quella di formare «agricultural advisers» che insegnino come mettere in pratica i sistemi e come raccogliere e analizzare i dati, con l’obiettivo ultimo di cambiare la mentalità dei contadini perché si abituino a pensare in termini di possibilità di miglioramenti continui.
In ultima analisi, i miglioramenti potranno espandersi alla logistica e ai canali di commercializzazione, come prevede l'«Housaku Keikaku». Non si tratta solo insomma, di poter associare big data e tecnologie avanzate per attuare processi agricoli precisi, ma anche di formare risorse umane in grado di applicare i miglioramenti di produttività in modo costante.
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