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Germanwings, le troppe domande senza risposta sul volo 4U9525

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IL DISASTRO AEREO sulle alpi francesi

Germanwings, le troppe domande senza risposta sul volo 4U9525

SEYNE LES ALPES - Di sicuro c’è solo che è precipitato. Ci sono troppe domande senza risposta sul volo 4U9525 della Germanwings tra Barcellona e Düsseldorf. Alcune potrebbe svelarle già oggi la scatola nera recuperata ieri nel vallone ripidissimo, un imbuto di roccia nera senza alberi e vegetazione, dove sono seminati i frammenti dell’Airbus A320.
Una delle due scatole nere, inviata stamattina a Parigi per essere decrittata, è danneggiata ma ancora in grado di svelare dettagli determinanti del dialogo tra i piloti ai comandi del jet. Uno su tutti: il mancato mayday da parte dei piloti, da attribuire a un evento violento e improvviso che ha impedito qualsiasi tipo di comunicazione. Purtroppo manca ancora all’appello l’altro registratore, quello che registra i dati di volo.

Alle prime luci dell’alba nel piccolo eliporto di Seyne les Alpes gli elicotteri della gendarmerie hanno ricominciato a fare la spola con il Col de Mariaud, il luogo del disastro a quasi 2.500 metri di quota. Il problema è organizzare le squadre di soccorso in grado di raggiungere a piedi un luogo così impervio e isolato, lontano otto chilometri da Seyne Les Alpes. I corpi vanno recuperati al più presto, c’è il pericolo dei lupi, che la notte diventano i padroni delle Alpi. Le tv francesi continuano a mandare in onda le immagini del Col de Mariaud, la tomba dei 150 passeggeri, tra i quali due neonati, del volo Germanwings. E la gente continua a farsi domande alle quali per ora non ci sono risposte.

Angelo Soldini, un uomo grande e grosso con i baffoni neri di origine aretina, fa un ragionamento: «Quello che è accaduto è bizzarro. Sopra le nostre teste, qui nelle Alpi, passano milioni di aerei ogni anno. La dinamica di questo incidente è perlomeno sospetta. Questa almeno è l'idea mia e di molti dei miei amici». Helen Martel, cuoca alla Relais du Lac, a metà strada tra Barcelonnette e Seyne, fa la Cassandra: «Credo che l’ipotesi del terrorismo prenderà quota nelle prossime ore».

Mentre scriviamo, a Seyne les Alpes stanno arrivando i familiari delle vittime e i capi di stato di Francia, Germania e Spagna. I giornalisti di mezzo mondo che affollano l'aerodromo di Seyne sono stati sgomberati: «Dobbiamo dare la priorità ai familiari dei passeggeri», ripetono gli addetti alla sicurezza per scusarsi.

Impossibile però non notare alcune stranezze per una compagnia efficiente come Lufthansa, al network della quale appartiene Germanwings. A ventiquattr’ore dall’incidente non è stata ancora diffusa la lista dei passeggeri, un altro elemento fondamentale per fugare l’ipotesi, allo stato remota, di un attentato terroristico. Nella lista dei passeggeri sono spuntati cittadini kazaki e turchi. Troppo presto per capire se possa rappresentare una pista investigativa degna di questo nome.

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