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Aereo Germanwings: «Il copilota ha accelerato prima dello…

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I DATI DELLA SECONDA SCATOLA NERA

Aereo Germanwings: «Il copilota ha accelerato prima dello schianto»

Emergono nuovi agghiaccianti particolari sulla tragedia del volo Germanwings. L’esame della seconda scatola nera dell’aereo precipitato il 24 marzo in Francia ha confermato l’azione volontaria di distruzione dell’apparecchio da parte del copilota. Lo ha reso noto il Bea, l'ufficio di inchieste e analisi sugli incidenti aerei.

Andreas Lubitz, secondo quanto è emerso dalla seconda scatola nera, il cosiddetto «flight data recorder» che registra 500 parametri fra cui la velocità, l’altitudine e il regime dei motori dell’aereo, ha fatto aumentare la velocità dell’A-320 prima dello schianto e ha modificato l’altitudine programmandola a 100 piedi (30 metri). «Una prima lettura mostra che il pilota in cabina ha usato il sistema automatico per portare il velivolo in una traiettoria discendente verso i 100 piedi di altitudine - afferma la Bea - Per alcune volte il pilota ha modificato la programmazione del pilota automatico per aumentare la velocità dell’aereo mentre era in fase discendente».

È stata una gendarme francese al primo giorno di lavoro a ritrovare la seconda scatola nera. Lo ha raccontato all’agenzia Afp la stessa agente. Dello stesso colore della roccia e annerita dal fuoco, la scatola era «completamente sotto terra». «Stavamo cercando di andare in delle zone che non erano state setacciate per recuperare gli effetti personali. Ed è cercando i vestiti che l'ho trovata», ha spiegato all'Afp Alice Coldefy, la gendarme che per prima ha messo le mani su questa seconda blackbox che è grande come una scatola di scarpe. «Avevamo una foto della scatola nera, l’abbiamo tirata fuori e l’abbiamo confrontata con quello che avevamo trovato ed era lei», ha aggiunto la gendarme di 32 anni. La scatola nera era in fondo ad un «burrone», ha precisato.

Sulla volontà suicida e omicida del giovane copilota non ci sono ormai più dubbi. Ieri la procura di Duesseldorf ha affermato di aver trovato nella casa di Lubitz un tablet nel quale erano state fatte ricerche online sui modi suicidarsi e sulle modalità di chiusura della cabina di pilotaggio. Tuto lascia pensare insomma a un gesto premeditato.

Il disastro aereo influirà sui conti di Lufthansa
Il tragico volo della Germanwings, precipitato martedì scorso sulle Alpi francesi con 150 persone a bordo, rischia di influire pesantemente sui conti della casa madre Lufthansa, anche se difficilmente avrà l'effetto mortale che ebbe sulla statunitense Pan Am il disastro di Lockerbie del 1988.

Ieri il titolo di Lufthansa ha chiuso in ribasso del 3%, ai minimi da 4 mesi, dopo il downgrade di Barclays. Negli ultimi 30 giorni ben 15 analisti hanno rivisto al ribasso gli utili di quest'anno della compagnia aerea tedesca, la quale assicura che il disastro aereo non ha avuto un impatto sui bilanci. Lufthansa resta tra le poche grandi compagnie aeree a conservare un rating investment grade da parte di S&P, anche se deve far fronte alla concorrenza dei low cost e delle compagnie mediorientali, che stanno erodendo la sua quota di mercato in Europa e sui voli a lunga distanza.

Per far fronte alle difficoltà finanziarie, incluse le molto probabili mega-richieste di risarcimento, Lufthansa ha annunciato un taglio degli investimenti nel 2016-17 e punta a lanciare dei bond ibridi.

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