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Atene rimborsa la rata da 450 milioni di euro all’Fmi. La Bce…

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CRISI SOTTO IL PARTENONE

Atene rimborsa la rata da 450 milioni di euro all’Fmi. La Bce aumenta i prestiti alle banche greche

La Grecia ha rimborsato al Fondo monetario internazionale il prestito da 450 milioni di euro in scadenza oggi, come aveva anticipato a Washington il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis. Lo ha detto a Bloomberg una fonte del ministero delle Finanze ellenico. La Grecia ora deve pagare ad aprile due scadenze di T.Bill, con rendimento al 2% con scadenza a sei mesi: la prima il 14 aprile per un importo di 1,4 miliardi di euro e la seconda il 17 aprile per un 1 miliardo di euro. La prossima rata da versare al Fmi scade il 12 maggio per un importo pari a 767 milioni di euro, un prestito concesso durante il primo bailout del 2010.

La notizia ha colpito positivamente alcuni come il ministro dell’Economia e delle Finanze italiano, Pier Carlo Padoan, in visita a Singapore: «È nell'interesse di tutti evitare una uscita della Grecia dall'euro», ha detto a Bloomberg il ministro dell'Economia aggiungendo che sulla Grecia si stanno facendo progressi.

Altri, invece, come il banchiere americano Jamie Dimon, ceo di JPMorgan Chase, sono di parere opposto: «La JPMorgan Chase, la più grande banca degli Stati Uniti per assets deve essere pronta all’eventualità che la Grecia possa essere costretta ad uscire dall’euro».
«Dobbiamo essere preparati a una potenziale uscita della Grecia», ha scritto Dimon mercoledì in una lettera agli azionisti della sua banca di New York. «Noi facciamo continuamente stresss test alla nostra banca basati su possibili ripercussioni derivanti da un evento del genere».

Da Bruxelles invece arrivano segnali di impazienza dopo settimane di trattative. Un vice ministro delle Finanze della zona euro, che partecipa al cosidetto Working Group, l’insieme di politici e sherpa che sta valutando la consistenza delle riforme greche presentate ai creditori, avrebbe rivelato che l’eurogruppo avrebbe dato ad Atene «sei giorni lavorativi per predisporre proposte concrete di riforma» e consentire un accordo che possa essere firmato nella riunione dell'Eurogruppo il 24 aprile così da sbloccare gli aiuti di salvataggio pari a 7,2 miliardi di euro. Lo riporta il quotidiano greco Kathimerini.

Intanto, però, la Bce ha alzato di 1,2 miliardi di euro l'importo massimo che le banche greche possono prendere a prestito dal programma di prestiti di emergenza. Il fondo Ela (Emergency Liquidity Assistance) è così salito a 73,2 miliardi di euro dai 72 miliardi della scorsa settimana. La decisione è stata presa mentre resta alta la tensione nelle trattative tra Atene e i creditori. In base all'Ela è la Banca centrale greca a prestare i fondi alle istituzioni finanziare del Paese con un tasso d'interesse più elevato rispetto ai prestiti della Bce e il rischio di credito resta alla Grecia. Spetta comunque alla Bce decidere il tetto del fondo.

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